All'incontro tenutosi di recente presso il Centro Ricerche marine di Cesenatico, organizzato da Daphne di Arpa Emilia-Romagna e Legambiente, la Regione Emilia Romagna ha dichiarato un futuro impegno finanziario di 5 milioni di Euro per la tutela e la sicurezza dell'Adriatico
Fonte: Regione Emilia-Romagna
Tutti insieme per la salvaguardia del mare Adriatico e delle sue risorse. Legambiente, Arpa e Regione Emilia-Romagna stringono i tempi e si fanno portavoce di quanto ormai da tempo le Regioni e i Paesi che si affacciano sull'Adriatico chiedono: una maggiore attenzione al mare e un impegno che porti alla Dichiarazione di area marina particolarmente sensibile (Pssa), ai sensi di quanto previsto dall' Organizzazione marittima internazionale (Imo) dell'ONU.
E' questo infatti, secondo i tre enti promotori, l'unico strumento a disposizione per imporre garanzie e regole di sicurezza riconosciute a livello internazionale, ai traffici marittimi.
La proposta per una maggiore tutela e un impegno comune sull'Adriatico è scaturita nel corso di un incontro presso il Centro Ricerche marine di Cesenatico, organizzato dalla struttura oceanografica Daphne di Arpa Emilia-Romagna e Legambiente, con la partecipazione degli assessori regionali al Turismo e Commercio, Guido Pasi e all'Ambiente e Sviluppo sostenibile, Lino Zanichelli. La proposta si colloca all'interno del Progetto Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico "Requisite". Alla richiesta della dichiarazione di area sensibile, Pssa, hanno già aderito, oltre all'Emilia-Romagna, le Regioni Marche, la Regione Abruzzo e la Croazia.
Numerosi i temi affrontati nel corso dell'incontro che ha anche coinciso con l'ultima tappa di Goletta Verde il cui viaggio, iniziato il 29 giugno a Reggio Calabria, si è concluso a Cesenatico dopo aver toccato, oltre all'Emilia-Romagna, Sicilia, Calabria Ionica, Puglia, Albania, Abruzzo, Marche, Veneto, Friuli V.G., Slovenia (Capodistria) e Croazia (Rovigno).
Sindaci, amministratori comunali e provinciali della costa, esponenti delle istituzioni e degli organi di vigilanza, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle categorie economiche, oltre ad esperti e ricercatori del settore, hanno toccato temi vitali per l'Adriatico: dai piani di risanamento ai traffici marittimi di sostanze pericolose, dall'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche alle esigenze di tutela degli habitat e della loro biodiversità e alla gestione integrata delle aree costiere ad elevata vulnerabilità.
Tra gli altri, importante l'intervento dell'assessore all'Ambiente e Sviluppo sostenibile - Lino Zanichelli - il quale ha dichiarato che ha un ruolo centrale per l'Emilia-Romagna il Programma di gestione integrata della zona costiera (Gizc).
"Il Gizc, avviato dalla Regione e in collaborazione con Province e Comuni costieri, ha l'obiettivo di affrontare la "questione costa" in un'ottica di integrazione intersettoriale e istituzionale e riorientare tutti gli interventi verso la piena sostenibilità ambientale e socio-economica" ha aggiunto Zanichelli, sottolineando che a settembre il Programma "verrà finanziato con 8 milioni di euro, 5 della Regione Emilia-Romagna e 3 di coofinanziamento, primo intervento attuativo dopo la recente approvazione delle linee guida".