Pochi giorni fa è stato firmato un accordo tra la Banca Europea per gli Investimenti e il Governo serbo per il finanziamento delle attività di ricerca scientifica nel settore pubblico
Fonte: BEI - Banca Europea per gli Investimenti
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Governo serbo hanno sottoscritto lo scorso 3 marzo a Belgrado un finanziamento di 200 milioni di euro per il progetto di Ricerca e Sviluppo (R&S) del settore pubblico. Il finanziamento verrà implementato tramite il ministero per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico. La BEI è stata rappresentata da Dario Scannapieco, vicepresidente responsabile per le operazioni in Italia, Malta e i Balcani occidentali; la Serbia, invece, è rappresentata dal Capo dello Stato Boris Tadić, dal vice-primo ministro e ministro per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico, Božidar Đelić, e dal ministro delle Finanze, Diana Dragutinović.
La Banca Europea per gli Investimenti, l'istituzione di finanziamento a lungo termine dell'Unione Europea, promuove progetti di investimento di capitali che rispecchino gli obiettivi della politica dell'Ue. Nei Balcani occidentali, le operazioni finanziarie della BEI contribuiscono ad agevolare il processo di integrazione nell'Unione Europea. A partire dal 2001, la BEI ha investito 2,6 miliardi di euro a favore dei progetti in Serbia.
Il progetto, il cui investimento stimato è di 420 milioni di euro, riguarda una serie di finanziamenti mirati a rafforzare l'attività della R&S pubblica del paese. Gli investimenti sono mirati a potenziare le infrastrutture già esistenti, a creare un centro per la promozione della scienza, a costruire alloggi per studenti e giovani scienziati e a istituire centri di eccellenza in campi di ricerca prioritari.
Le misure concrete contemplate nel programma si prefiggono tre obiettivi:
- lo sviluppo delle infrastrutture per la ricerca scientifica nel settore pubblico in Serbia;
- la creazione delle condizioni lavorative e di vita che permettano ai professionisti di alto livello di competere e collaborare con la comunità scientifica internazionale;
- il ritorno di alcuni dei principali scienziati serbi che attualmente lavorano all'estero, nel proprio Paese.
Il progetto è in linea con le priorità di finanziamento della BEI per il consolidamento e lo sviluppo di attività a sostegno dei paesi candidati e dei potenziali candidati all'ingresso in Unione europea.
In Serbia ci sono circa 8.500 scienziati coinvolti nell'attività di ricerca condotta in 58 istituti scientifici e di ricerca accreditati e in 114 facoltà. Molti di tali istituti sono sovvenzionati dallo Stato. Il progetto è coerente con la Strategia di Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Governo serbo, che stabilisce le priorità strategiche della politica scientifica del Paese per il periodo 2010-2015.