Si è riunita a Brdo la Commissione mista per lo sviluppo comune tra Repubblica di Slovenia e Regione Friuli Venezia Giulia, a distanza di 4 anni dall'ultimo incontro. Si è dialogato su temi quali tutela delle minoranze, istruzione, sanità, agricoltura, sui quali i tavoli di lavoro sono attivi. Lanciato l'avvio dei lavori futuri su temi quali ricerca scientifica, trasporti, sviluppo economico
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia
Rafforzamento delle trasmissioni televisive e radiofoniche a favore delle minoranze, sviluppo di progetti per il sostegno alla tutela dei prodotti agroalimentari del Carso, superamento delle differenze in campo sanitario nell'area di confine. Sono stati questi solo alcuni degli elementi di confronto e dibattito durante l'ottava sessione plenaria della Commissione mista per lo sviluppo comune tra Repubblica Slovena e Regione Friuli Venezia Giulia svoltasi lo scorso 9 febbraio a Brdo alla presenza dell'assessore regionale alle Politiche comunitarie e internazionali Elio De Anna.
Dopo quasi quattro anni dall'ultimo incontro, svoltosi a Cividale il 17 dicembre 2007, è ripreso quindi il dialogo tra le parti, che ha visto protagonisti tutti i rappresentati dei diversi tavoli di lavoro avviati nel 2002 al momento della creazione dell'organismo comunitario. Scopo di questa Commissione è di dare vita a rapporti di collaborazione tra le parti al fine di migliorare l'attività in diversi settori.
In particolare le aree di confronto riguardano minoranze, ricerca scientifica e tecnologia, servizi energetici, sanità, trasporti, attività economiche, sicurezza, information tecnology e agricoltura. Di questi tavoli di lavoro, alcuni si sono riuniti di recente e hanno iniziato a dialogare su alcuni temi comuni. Per quanto riguarda la tutela delle minoranze, si sta lavorando sul potenziamento del segnale dei ripetitori per garantire la massima visibilità delle trasmissioni in lingua straniera a favore delle minoranze, a cui si aggiungono le proposte per migliorare e modernizzare le iniziative nel campo dell'istruzione. Per la sanità lo specifico tavolo di lavoro è attivo al fine di migliorare le degenze di lungo periodo e ridurre le disparità ancora presenti tra le due realtà di confine. Inoltre si è deciso di dar vita ad uno scambio di esperienza per migliorare sia le buone prassi esistenti in Friuli Venezia Giulia che in Slovenia, quanto le rispettive conoscenze universitarie. Molto attivo anche il tavolo dell'agricoltura che sta mettendo in atto forme di promozione e tutela di prodotti carsici come Terrano e olio di oliva.
Inoltre sono stati abbozzati alcuni argomenti che prossimamente saranno al centro delle riunioni di alcuni tavoli di lavoro che al momento non hanno ancora preso avvio. Per esempio nel settore dei trasporti si dialogherà sui collegamenti ferroviari tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia anche alla luce del fatto che la nostra regione ha già acquistato alcuni convogli che rispettano le normative vigenti oltre confine. Importanza è stata data poi al trasporto su gomma e aereo, con le necessità di avviare collaborazioni e sinergie tra le due realtà. Infine l'economia. Da parte slovena è stata ricordata la strategicità degli investimenti compiuti in questa nazione dagli imprenditori del Friuli Venezia Giulia, con una ripresa delle attività rispetto al 2009 quando la crisi economica ha fatto segnare il passo. Particolare attenzione da parte di entrambi i partner è stata data a quei progetti che permetteranno alle piccole e medie imprese di raggiungere nel breve periodo risultati concreti soprattutto nell'ambito della internazionalizzazione delle imprese e nel settore del turismo.
Infine la ricerca, settore nel quale sono state individuate quattro azioni strategiche. La prima riguarda la mobilità di capitale umano qualificato con borse di formazione per laureati e giovani ricercatori che coinvolga gli istituti di ricerca. A ciò si aggiunge la sostenibilità ambientale quale elemento di vantaggio competitivo per le aziende e infine la trasferibilità delle innovazioni tecnologiche tanto alle imprese pubbliche quanto a quelle private. Al termine dell'incontro grande soddisfazione è stata espressa dal Sottosegretario di Stato agli Esteri Dragolijuba Bencina e dall'assessore De Anna. Come ricordato da entrambi, a seguito della rapida evoluzione delle due realtà territoriali diventa importante adeguare i rapporti di collaborazione tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia. ''Il concerto della pace svoltosi a Trieste, alla presenza dei Presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia - hanno sottolineato De Anna e Bencina - hanno dato una decisa accelerata ai rapporti di collaborazione tra le nostre due realtà''. ''Quella con la Slovenia - ha aggiunto De Anna - è un'alleanza strategica in questa nuova area che non è più di nord-est ma, con l'allargamento dei confini, è diventata di sud-est e crocevia dei traffici internazionali.
Rinsaldando il rapporto di collaborazione già esistente possiamo gettare le basi per avere un ruolo da protagonisti nella macroregione Adriatico-Ionica. Solo a titolo di esempio nel settore del commercio marittimo, come già sottolineato dal ministro Frattini, il Canale di Suez quale snodo dal Mar Rosso verso l'Adriatico pone le nostre due realtà quali baricentro dei traffici internazionali diretti verso il nord dell'Europa''. ''Ci auguriamo - hanno concluso Bencina e De Anna - che dopo questi quattro anni di stop ora i tavoli di lavoro si incontrino almeno due volte l'anno per produrre nel minor tempo possibile iniziative e progetti utili per le rispettive collettività''.