Lo scorso 3 luglio firmato a Torino un accordo di collaborazione tra il capoluogo piemontese e la capitale albanese, Tirana. Promessa, nel prossimo trienno, scambi di e collaborazione in diversi ambiti, dalla gestione e pianificazione urbana alla cultura
Tirana e Torino sono ora più vicine. Lo scorso 3 luglio, infatti, a Palazzo Civico, il Presidente del Consiglio comunale di Torino Beppe Castronovo e il suo omologo di Tirana Sokol Dervishaj hanno firmato il Memorandum d'intenti e l'Accordo di collaborazione tra il Presidente del Consiglio comunale della Città di Tirana e il Presidente del Consiglio comunale della Città di Torino.
Almeno per i prossimi tre anni, i due Comuni si sono impegnati a favorire scambi e collaborazioni nelle materie di loro competenza. In particolare, per quello che riguarda economia, commercio, tecnologia e scienze, gestione e pianificazione urbana, tutela dell'ambiente, cultura, formazione, sicurezza urbana, protezione civile e servizi assistenziali.
Il Comune di Tirana si è dimostrato molto interessato a importare la positiva esperienza della Scuola di Polizia Municipale torinese, all'avanguardia in Italia, e a utilizzare le conoscenze e i risultati ottenuti dal Comune di Torino nella riscossione di tasse e tributi, nella pianificazione urbanistica (un terzo degli edifici di Tirana è abusivo), nel censimento della popolazione, nella gestione della sicurezza urbana e del traffico e nella tutela dell'ambiente (a Tirana i valori dell'inquinamento dell'aria sono 4 volte superiori al limite consentito in Europa).
"Siamo disponibili a migliorare le forme di collaborazione già esistenti" - ha dichiarato il presidente Castronovo - "Crediamo che le esperienze torinesi, in particolare nel campo della tutela dell'ambiente, della sicurezza in città e della formazione della Polizia Municipale, si possono esportare con successo anche a Tirana".
Il presidente del Consiglio comunale di Tirana, Sokol Dervishaj, ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti: "Tirana è una città che cambia ogni giorno, dal punto di visto economico, culturale e sociale. I grandi cambiamenti creano inevitabilmente grandi problematiche. Crediamo che il Comune di Torino possa aiutarci ad affrontare al meglio questa fase di transizione, crescita e apertura verso l'Europa".