Conclusi i lavori di allestimento del Parco-Bosco di Mojmilo, a ridosso della città di Sarajevo. Il progetto si è realizzato con il sostegno di soggetti umbri in collaborazione con UCODEP
Fonte: UCODEP - Daria Antenucci, coordinatrice ufficio Sarajevo
Nella primavera del 2007 una delegazione di rappresentanti di ANCI -
Associazione Nazionale Comuni Italiani, UNCEM Umbria (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) e Federparchi ha realizzato un sopraluogo presso la municipalità di Novi Grad - Sarajevo. Obiettivo della visita era offrire il proprio supporto alla municipalità che sta cercando di ricreare un Parco-Bosco sulla collina di Mojmilo. La collina, a ridosso del monte Trebević, circondata dai quartieri di Dobrinja e Alipašino Polje, è un magnifico punto di osservazione sulla città. Oggi l'area costituisce anche il confine tra città di Sarajevo e Sarajevo Istok; a nord del parco, infatti, passa la linea di demarcazione tra le due entità entro le quali è divisa oggi la Bosnia Erzegovina (la Federazione di Bosnia Erzegovina e la Republika Srpska).
Già nel vecchio piano urbanistico l'area era destinata a parco e costituiva un importante luogo di ristoro per gli abitanti di Sarajevo e un polmone verde per la città. Il disboscamento avvenuto durante la guerra e l'abusivismo edilizio che ne è seguito hanno privato l'area dei suoi alberi, fino a farla divenire una zona a forte rischio di degrado urbano. I danni ambientali di carattere idro-geologico, inoltre, hanno già determinato seri problemi di smottamento del terreno.
Le difficoltà che la municipalità di Novi Grad deve affrontare non sono poche; oltre alla scarsità di fondi da investire nella costituzione del parco, ci sono resistenze all'interno della stessa Giunta e tra i cittadini per quanto riguarda le attività di tipo ambientale. Secondo Hazima Pecirep, consigliere del sindaco per le questioni economiche nonché grande sostenitrice dei lavori nel Parco, le aree verdi sono un importante elemento urbano, perché offrono spazi di socializzazione e ricreazione, e perché migliorano l'estetica della città e quindi il benessere dei cittadini, che si trovano a vivere in un luogo più bello, pulito e sano.
Il processo di urbanizzazione degli anni Ottanta, accelerato dalla costruzione del villaggio olimpico in occasione dei XIV Giochi Olimpici Invernali (1984) proprio nella municipalità di Novi Grad, ha sottratto numerosi terreni boschivi ed agricoli, in favore di grandi complessi abitativi ed edifici pubblici. Oggi Novi Grad è una delle municipalità con maggiore densità abitativa del paese (2.500 abitanti per km2), dove la qualità della vita e gli spazi verdi e pubblici sono un problema complesso. Per far fronte a tutto ciò la municipalità ha da poco costituito un ufficio per lo sviluppo sostenibile.
Per far fronte a questi problemi, in attesa che il nuovo piano urbanistico venga approvato, la municipalità di Novi Grad si è impegnata a ricostituire l'area verde, acquistando i terreni della collina e avviando i lavori di creazione del parco. Attualmente il parco si estende su 10 ettari, sui quali è stato creato un giardino botanico, un sentiero e una casa botanica, dove presto sarà attivato un punto di ristoro per i visitatori del parco.
ANCI, UNCEM e UPI Umbria, insieme ai ragazzi della Scuola Media Inferiore S. Paolo di Perugia, hanno raccolto dei fondi e, appoggiandosi all'ufficio UCODEP di Sarajevo, hanno acquistato 46 alberi e oltre 200 piante autoctone per l'allestimento del parco e dell'area attorno alla casa botanica.
Attraverso questo intervento, il parco ha iniziato a tessere relazioni con la città di Sarajevo e con i suoi abitanti, che si sono resi protagonisti della sua realizzazione sin dalle prime fasi: la messa a dimora delle essenze acquistate, infatti, è stata realizzata con il coinvolgimento della Scuola Superiore di Scienze Forestali di Novo Sarajevo. A seguito di questo felice incontro, la scuola ha proseguito la collaborazione organizzando altre esercitazioni pratiche nel parco.
Contemporaneamente alla realizzazione del primo nucleo del parco urbano a Sarajevo, a Perugia, presso la scuola media S. Paolo, si è avviato un progetto pilota intitolato "Impariamo a Ri-conoscerci". In un contesto caratterizzato da profonde trasformazioni sociali si è voluto intraprendere un progetto didattico volto a stimolare nei ragazzi uno sguardo personale e critico sul mondo in cui vivono, declinando alcuni aspetti della complessità individuale ed urbana. Partendo dal micro-cosmo soggettivo e dalla città di Perugia, attraverso un percorso fra memoria, identità e relazioni della comunità urbana con e dentro la città fisica, si è giunti alla complessità di Sarajevo, città europea simbolo ("Gerusalemme dei Balcani") che la Storia recente ha visto resistere tenacemente contro una violenza che si credeva ormai morta con la fine della Seconda Guerra. La sperimentazione si è conclusa con una mostra presso la sede di ANCI Umbria a Perugia. Durante l'esposizione è stata realizzata una postazione video, tutt'ora attiva, in cui le immagini del parco accompagnano la descrizione di tutte le fasi del progetto.
Per dar seguito a queste iniziative si stanno avviando rapporti diretti tra le scuole di Perugia e quelle di Sarajevo. Quest'anno i ragazzi inizieranno a conoscersi come "amici di penna", e già a partire dall'anno prossimo potranno incontrarsi durante le gite scolastiche.
Ma i lavori non si fermano qui: per quanto riguarda il parco, la municipalità prevede l'acquisto di nuovi appezzamenti di terreno (l'estensione complessiva del Parco sarà, infatti, di 80 ettari), dove verranno piantumati gli alberi che ricostituiranno il bosco. Duško Bajić, l'architetto che segue i lavori del parco, ci tiene a sottolineare la denominazione bosco, per restituire a Sarajevo quelle colline verdi che caratterizzavano il paesaggio urbano prima della guerra. Verranno anche creati e attrezzati sentieri per le passeggiate e un percorso vita, e si sta pensando alla costruzione di un campo sportivo e di un belvedere sulla città.
Quanto realizzato è solo il primo passo di una collaborazione tra la municipalità di Novi Grad, ANCI, UNCEM e UPI umbri e UCODEP. Una collaborazione che vuole crescere e radicarsi in entrambi i territori, per offrire agli abitanti la possibilità di essere protagonisti del loro futuro e dello sviluppo dei luoghi in cui vivono, attraverso progetti partecipati che abbiano al centro il tema della qualità della vita, con particolare attenzione all'ambiente.
In questo modo UCODEP prosegue il suo impegno a fianco dei governi locali, che sono i primi motori dello sviluppo del territorio e gli immediati interlocutori dei cittadini. Vuole, inoltre, offrire ai partner umbri l'esperienza acquisita in questi anni, promuovendo e animando attività di cooperazione decentrata sul territorio di Perugia e di Sarajevo.
L'alleanza tra la municipalità di Novi Grad, i partner Umbri e UCODEP vuole così contribuire a un approccio integrato nella gestione del territorio, secondo i dettami dello sviluppo sostenibile, pur tenendo in considerazione le difficili questioni economiche e sociali che Sarajevo deve affrontare (Daria Antenucci - UCODEP Sarajevo).