E' di questi giorni il viaggio del Presidente della Regione Toscana a Sarajevo, per la firma del protocollo d'intesa sulla realizzazione del primo lotto del più grande museo di arte contemporanea dei Balcani, "Ars Aevi"
Fonte: Regione Toscana
"La nostra visita oggi a Sarajevo conferma il legame che esiste tra la Toscana e la città bosniaca, un legame importante dal punto di vista culturale. Da un lato perché quello che sorgerà sarà il più grande museo di arte contemporanea dell'Europa del sud-est e diventerà un punto di riferimento importante per noi. Dall'altro perché qui nell'area balcanica si sta realizzando un grande movimento verso l'Europa che rende opportuna la nostra presenza".
Il presidente Claudio Martini ha espresso con queste parole la propria soddisfazione per un progetto, quello del Centro di Arte Contemporanea "Ars Aevi" di Sarajevo, che comincia finalmente a prendere forma.
Martini oltre ad incontrare il sindaco di Sarajevo, il presidente del Cantone di Sarajevo e l'ambasciatore italiano in Bosnia, ha sottoscritto l'intesa con il Cantone bosniaco per la realizzazione del primo lotto del museo, per il quale è già stato individuato il terreno. Il progetto dell'opera porta la firma dell'architetto Renzo Piano. L'impegno della Regione in questi anni si è concretizzato soprattutto con la messa a disposizione di una somma pari a 275 mila euro. In base all'intesa la Regione si impegna anche a collaborare al reperimento delle risorse necessarie per la realizzazione del primo lotto. Al Cantone di Sarajevo spetterà invece individuare la ditta che si occuperà dei lavori e seguire tutta la fase di approvazione del progetto esecutivo per il primo lotto.
Il progetto Ars Aevi, nato nel 1992 dopo la fine del conflitto dei Balcani da parte di un gruppo di intellettuali bosniaci, non si limita al museo. Esso include anche un centro di informazioni, laboratori d'arte, un club d'arte, la riorganizzazione e lo sviluppo della collezione omonima e l'organizzazione di esposizioni all'estero, l'allestimento di mostre di artisti europei, lo sviluppo di attività dell'Università internazionale (seminari interculturali, corsi specialistici, coinvolgimento di studenti bosniaci), la realizzazione del progetto di sviluppo del Forum Ars Aevi e del progetto "Sarajevo: parco delle sculture".
Il Centro di Arte Contemporanea non è il solo progetto di cooperazione con la Bosnia cui partecipa la Regione. Nell'ambito del progetto Seenet, in base alla metodologia LEADER, è stato dato vita al primo studio di settore che ha permesso al Cantone di Sarajevo di entrare in possesso di uno strumento fondamentale per accedere ai fondi europei di settore previsti con i nuovi programmi a partire dal 2007 (altri partner: Istituto per la Pianificazione dello sviluppo del Cantone di Sarajevo, GAL di Pisa, Livorno e Etruria, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale della Regione Istria, Istituto urbanistico della Slovenia e Facoltà di Agraria di Sarajevo). Il contributo della Regione in questo caso è stato di 80 mila euro.
Sempre nell'ambito del progetto Seenet, Regione e Città di Sarajevo hanno partecipato anche al recupero e alla valorizzazione della piazza At Mejdan, uno spazio danneggiato durante la guerra e successivamente trascurato (altri partner: Centro Studi Turistici di Firenze e ONG Ucodep). Anche in questo caso la Regione ha messo a disposizione 80 mila euro. Infine, dal prossimo 2 ottobre, prenderà il via da Firenze uno stage per esperti di musei di arte contemporanea dell'area balcanica. Sono previsti incontri seminariali in alcuni musei toscani, umbri e veneti durante i quali saranno affrontati i temi della conservazione, del restauro, della catalogazione, dell'accesso e fruizione e della promozione.