Nell'incontro trilaterale tra Illy, Galan e Heider, pieno accordo tra le parti su struttura, statuto, sede ufficiale, contenuti dell'azione dell'Euroregione in via di costituzione
Fonte: Friuli-Venezia Giulia
Sede dell'Euroregione a Trieste, "ampia condivisione" sulla bozza di Statuto predisposta dal tavolo tecnico ma, nello stesso tempo, rischi di un ritardo nell'iter di approvazione del decreto del Governo con cui deve essere recepito il regolamento dell'Unione europea sui GECT (Gruppi europei di cooperazione territoriale), premessa indispensabile per costituire la stessa Euroregione. Queste le tre principali novità emerse dall'incontro trilaterale delle Giunte delle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, che si è svolto nel pomeriggio dello scorso 29 novembre al castello di Duino (Trieste).
I contenuti dell'incontro sono stati illustrati, al termine della "trilaterale", dai presidenti Riccardo Illy, Giancarlo Galan e Joerg Haider. A nome dei tre presidenti, Illy ha espresso la "soddisfazione per il clima di grande collaborazione che ha improntato anche l'incontro di oggi". La prima novità è la decisione di fissare la sede della futura Euroregione a Trieste, una proposta avanzata congiuntamente da Galan e Haider, soprattutto per il forte impegno del Friuli-Venezia Giulia, e in particolare del presidente Illy, per promuovere il nuovo progetto di collaborazione interregionale.
Si complica invece l'iter di approvazione del decreto con cui l'Italia deve recepire il regolamento europeo sui GECT, la cui bozza è stata peraltro già predisposta dal Governo. Un parere del Consiglio di Stato indica ora la necessità di un atto legislativo preliminare, rispetto al quale il decreto si configurerebbe come attuazione, e non più come decisione autonoma e diretta del Governo. L'atto legislativo sui GECT potrebbe essere inserito forse già nella legge Finanziaria dello Stato, come emerso da contatti del presidente Illy con il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta. In questo caso il decreto potrebbe essere operativo già nel febbraio prossimo, aprendo così le porte alla costituzione dell'Euroregione. Se ciò non fosse tecnicamente possibile, l'approvazione slitterebbe ad aprile-maggio del 2008.
Un "elevato livello di condivisione" c'è stato nell'incontro trilaterale anche sulla bozza di Statuto dell'Euroregione predisposta dal tavolo tecnico. Si è deciso di optare, sempre che il decreto del Governo lo permetta, per una personalità giuridica di tipo pubblico. L'Euroregione avrà una struttura snella, con un fondo di dotazione e un direttore generale (come previsto dal regolamento europeo).
Le tre Regioni condividono anche i contenuti dell'azione dell'Euroregione, che tratterà di questioni istituzionali, economiche, sociali, ambientali e culturali. Il presidente Illy ha in particolare sottolineato il progetto per la libera circolazione dei cittadini per quanto riguarda l'accesso ai servizi sanitari, la cui rete potrebbe essere quindi ottimizzata su scala interregionale, diventando un'esperienza pilota per tutta l'Unione europea.
È stato affrontato anche il tema della partecipazione all'Euroregione da parte della Slovenia. Illy ha riferito di un recente incontro con il ministro degli Esteri della Repubblica slovena, Dimitrij Rupel, il quale ha confermato la volontà di far parte del progetto dopo che la Slovenia avrà costituito al proprio interno le Regioni (saranno 14). L'iter dovrebbe concludersi nella prima metà del 2008. Nell'Euroregione entreranno anche le due Contee dell'Istria croata che però, in quanto appartenenti a uno Stato che non fa ancora parte dell'Unione europea, secondo il regolamento sui GECT potranno aderire in un secondo momento, dopo la formale costituzione da parte di Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Carinzia.
Per approfondire il tema, si veda la pagina dedicata al progetto Euroregione sul portale della Regione Friuli-Venezia Giulia.