30 ottobre 2009

Consegnati alle autorità locali di Trebinje e Stolac i piani strategici di valorizzazione dei prodotti tradizionali locali, elaborati nell'ambito del progetto di tutela di questi prodotti realizzata da UCODEP

Fonte: UCODEP

Lo scorso 9 ottobre sono stati presentati e consegnati ufficialmente alle autorità locali e agli stakehoders dei territori di Stolac e Trebinje i piani strategici di valorizzazione dei prodotti tradizionali locali, elaborati nell'ambito del progetto "Tutela e valorizzazione delle produzioni tradizionali di pregio dell'Erzegovina" finanziato dal Ministero degli affari esteri italiano e realizzato dalla ONG italiana Ucodep.

"Si tratta di documenti molto pratici e concreti, frutto della concertazione tra gli attori pubblici e privati, i quali, tramite l'assistenza tecnica fornita da esperti della facoltà di Agraria di Sarajevo, coordinati da Sabahudin Bajramovic, e da esperti italiani dell'Università di Pisa, guidati da Gianluca Brunori, hanno identificato i principali obiettivi da perseguire e le attività da realizzare nei prossimi 4-5 anni, al fine di valorizzare i prodotti agroalimentari maggiormente rappresentativi dei rispettivi territori" ha dichiarato il coordinatore del progetto Sorinel Ghetau.

A Stolac si è puntato sull'identificazione e sulla costituzione di un paniere di prodotti locali (tra cui il melograno, il fico e la pesca) e sulla creazione di sinergie tra questo, le innumerevoli manifestazioni culturali e le attrazioni storico architettoniche di quella che era ritenuta una delle più belle cittadine (gli antichi ponti e i mulini lungo il corso del fiume della città erano divenuti negli anni '80 patrimonio culturale protetto dall'UNESCO) della Bosnia Erzegovina e della Ex Jugoslavia prima della recente guerra.

Trebinje, cittadina situata a 30 km da Dubrovnik, scommette su prodotti di eccellenza come il miele dell'Erzegovina e il fagiolo Poljak. Quest'ultimo, grazie all'azione realizzata dagli attori locali e da Ucodep, è stato salvato negli anni passati dal rischio di estinzione ed oggi sta diventare "Presidio internazionale Slow Food".

Il Sindaco di Stolac e il presidente dell'Assemblea cittadina di Trebinje, in rappresentanza delle autorità locali, hanno confermato che tali piani strategici costituiscono uno sviluppo ed un approfondimento importante delle strategie di sviluppo delle proprie municipalità e che pertanto i governi cittadini sosterranno pienamente la loro attuazione, anche mediante l'allocazione di risorse finanziarie ad hoc nelle prossime programmazioni di bilancio.

"Negli ultimi 5 anni", continua Ghetau, "assieme agli esperti della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana abbiamo lavorato molto in Erzegovina in termini di sensibilizzazione, formazione ed assistenza tecnica ai funzionari delle Municipalità, ai rappresentanti delle associazioni dei produttori e delle ONG locali in materia di valorizzazione delle produzioni tipiche, di marketing territoriale e di promozione del turismo rurale. I piani strategici di Stolac e Trebinje, assieme a quelli realizzati per la valorizzazione della ciliegia "Alica" a Mostar e dei prodotti lattiero-caseari di eccellenza di Nevesinje, rappresentano altri segnali importanti che testimoniano l'avvio di un processo culturale in atto in Erzegovina, che, anche grazie al nostro lavoro, mira alla tutela delle produzioni agroalimentari, delle specie e delle varietà animali e vegetali locali".

Piccole iniziative dal basso, che hanno una rilevanza soprattutto per lo sviluppo socio-economico e per la lotta alla povertà nelle aree rurali delle comunità locali che le promuovono, ma che rivestono un ruolo essenziale nella più generale lotta per la tutela della biodiversità a livello globale.