Viaggiare i Balcani partecipa al Programma Seenet, assieme al sistema trentino di cooperazione con i Balcani, nel settore della valorizzazione del turismo ambientale in Albania, Kosovo e Serbia e Montenegro. Sul sito verranno pubblicati reportage, interviste e informazioni di contesto per illustrare gli sviluppi delle attività nei prossimi due anni di progetto
Fonte: Viaggiare i Balcani
Il sistema trentino di cooperazione comunitaria verso i Balcani - nello specifico le associazioni Tavolo Trentino con Kraljevo e Tavolo Trentino con il Kossovo - è stato individuato dalla Provincia Autonoma di Trento come soggetto attuatore di un'azione del programma di cooperazione decentrata Seenet II riguardante la "Valorizzazione del turismo ambientale nei territori di Scutari, Niš, Kraljevo, Nikšić, Peć/Peja".
Questa azione si colloca all'interno di cinque interventi volti a rafforzare il ruolo del turismo responsabile e sostenibile come motore di sviluppo dei territori, inteso sia in termini naturalistici che culturali di contesto. L'intervento agirà su quattro macro-aspetti:
- aumentare la capacità dei territori stessi di essere meta di turismo ambientale;
- rafforzare la capacità delle amministrazioni locali responsabili nella gestione di politiche attive di tutela e valorizzazione delle ricchezze del territorio;
- aumentare la sensibilità delle comunità locali sui temi della preservazione dei propri territori;
- promuovere le offerte di turismo ambientale dei territori a livello locale e internazionale sviluppando sinergie con reti già esistenti e creandone di nuove.
Per arrivare a tali obiettivi saranno diversi i territori coinvolti. Dagli ulivi mediterranei di Scutari alle cime innevate dei monti kosovari, passando per le dolci vallate della Serbia centrale, le cinque realtà coinvolte racchiudono tutta la straordinaria complessità naturalistica che caratterizza i Balcani occidentali. Il paesaggio che contraddistingue le città di Kraljevo e Niš, situate nella Serbia centrale e sud-orientale, è caratterizzato da altipiani boscosi, canyon e gole scavate nei secoli lungo gli innumerevoli fiumi e torrenti che puntellano il territorio.
Attorno a Peć/Peja, la cittadina kosovara non lontana dal confine occidentale con il Montenegro, dominano invece ambienti di alta montagna: faggi, pini, abeti e ginepri si arrampicano su ripidi declivi sin quasi a raggiungere le alte vette della Val Rugova che arrivano a superare i 2500 metri di altitudine.
Entrando in Montenegro attraverso il confine di Kulla e raggiungendo la città di Nikšić si entra nella valle di Nikšić, una piana di circa venti chilometri quadrati circondata su ogni lato da incantevoli montagne abitate dal lupo, animale-simbolo di questa zona. Arrivando infine in Albania, a pochi chilometri dalla città di Scutari - posta lungo la costa settentrionale che si affaccia sul Mar Adriatico - si giunge al lago di Scutari, il più esteso dei Balcani nonché sede di una biodiversità unica, ospitando rare specie di uccelli come il pellicano.
Anche dal punto di vista storico, i cinque territori facenti parte del progetto testimoniano l'infinito passaggio di popoli, religioni e culture che da sempre caratterizza i Balcani: resti di antiche civiltà scomparse (Illiri, Romani), tracce ancora ben visibili dell'impero Ottomano, che dominò per secoli su queste terre senza tuttavia annientarne le tradizioni culturali o religiose, come ben mostrano gli antichi monasteri ortodossi sopravvissuti a guerre e dominazioni.
Dopo decenni di crescita senza sviluppo, di maltrattamento ed erosione degli ecosistemi locali, è giunto il momento di ripartire dai territori. Innanzitutto considerandoli organismi complessi, dotati di un'identità di lungo periodo che subisce, risponde e si adatta ai vari cicli economico-sociali. Prendersi cura dei propri territori riconoscendone innanzitutto varietà e unicità, individuando il genius loci di cui ogni luogo è ricco se per ricchezza non si intende solo benessere economico. In una parola, significa dotarsi di un approccio riflessivo attraverso il quale conoscersi e trasformarsi, correggersi e apprendere. Sotto questa luce acquistano senso termini come "valorizzazione" o "sviluppo locale autosostenibile".
Territori complessi presuppongono un tessuto sociale altrettanto variegato - istituzioni, realtà associative, comunità locali - e dunque richiedono capitale sociale attivo, fiducia istituzionale, cultura civica diffusa e radicata. Domandano anche attori attenti e consapevoli oltre a politiche responsabili. A tal fine risulta centrale la presenza di reti - o meglio di territori in relazione - in grado di connettere menti e saperi sul doppio asse locale/globale e istituzionale/non istituzionale.
Per valorizzare i cinque territori coinvolti nel progetto, sono stati scelti strumenti innovativi a partire da alcune virtuose esperienze italiane che vengono contestualizzate e calibrate sulle realtà specifiche. Tra questi la realizzazione di fattorie didattiche, per sensibilizzare le nuove generazioni ai temi della tutela ambientale, ma anche la realizzazione di alberghi diffusi che mette il turista in diretta relazione con la comunità ospitante. E' previsto inoltre il sostegno alla realizzazione di eco-musei come centri di documentazione culturale dei luoghi, e l'ampiamento della rete sentieristica.
Ciascuno strumento sarà gestito da figure professionali (guide per eco-musei, animatori di alberghi diffusi, guide per sport di montagna come trekking, mountainbike e arrampicata) formate attraverso percorsi ad hoc con il supporto di esperti italiani.
L'associazione Viaggiare i Balcani seguirà passo dopo passo gli sviluppi dell'azione in capo alla Provincia autonoma di Trento attraverso la pubblicazione, sulle pagine del proprio sito, di articoli ed approfondimenti. All'interno di un'apposita sezione tematica sarà possibile leggere reportage e interviste con i soggetti coinvolti; sfogliare gallerie fotografiche e trovare informazioni utili per viaggiare nei cinque territori coinvolti dal Programma Seenet II.