Una numerosa delegazione bosniaca sarà da domani fino all'8 maggio in Regione Trentino Alto Adige, il 9 e 10 maggio in Veneto. La delegazione è formata da interlocutori della rete "Adopt Srebrenica" avviata anni fa dalla Fondazione Alexander Langer e dall'associazione 'Tuzlanska amika'. Previsti numerosi eventi culturali e momenti di dibattito
Fonte: Fondazione Alexander Langer
Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso
Il 5 maggio arriverà in Regione Trentino Alto Adige/Südtirol una delegazione bosniaca di protagonisti e interlocutori della rete “Adopt Srebrenica”, avviata dal 2006 su iniziativa dell'associazione Tuzlanska Amica e della Fondazione Alexander Langer con il sostegno di persone, associazioni e istituzioni di altre regioni italiane.
La permanenza della delegazione sul territorio fino all'8 maggio, sarà accompagnato da momenti di dibattito e di eventi pubblici quali una mostra fotografica, la proiezione di un video e momenti di convivialità, tutti eventi resi possibili grazie al co-finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol. Il viaggio si concluderà poi con una serie d'incontri a Venezia il 9 e 10 maggio, grazie all'ospitalità del locale Centro Giovani e Pace.
Alcuni degli ostacoli che rendono difficile il percorso d'integrazione della Bosnia-Erzegovina nell'Unione Europea riguardano temi che toccano da vicino anche l'Italia: il bisogno di convivenza e memoria condivisa, il rapporto tra cittadinanza individuale e diritti dei gruppi, la tutela e la valorizzazione di vecchie e nuove minoranze, la contrapposizione tra appartenenza nazionale e federalismo. A questo di aggiunge la specificità di Srebrenica, che ripropone a tutti la domanda sulle cause e sulle conseguenze di un genocidio compiuto nel cuore dell'Europa contemporanea.
Gli eventi e gli incontri di questi giorni si inseriscono nella cornice del progetto “Dosta! Leggere la guerra per imparare la pace!”, che fa parte delle attività della rete Adopt Srebrenica. Il progetto prevede una serie di attività durante l'anno (presentazione di libri, film, eventi musicali, convegni, incontri), grazie al finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano - Ufficio Affari di Gabinetto, e rientra nelle attività promosse dalla Provincia autonoma di Trento di educazione alla mondialità. Il progetto ha preso il titolo “Dosta!” da un movimento underground nato in ex-Jugoslavija per iniziativa del rapper croato Edo Majka e che ha poi coinvolto nell'iniziativa musicisti bosniaci e serbi in un tour che ha attraversato le principali città di tutti i Balcani.
Giovedì 5 maggio si aprirà la serie di eventi alle ore 20.00, presso Pippo.Food.Chilllstage di Via Cadorna a Bolzano, l'inaugurazione della mostra fotografia "Bosna 1994-2010" di Enzo Nicolodi, che rimarrà aperta fino al 26 maggio prossimo. Seguirà il vernissage accompagnato da cibo e musica, e la presentazione alle ore 21.30 del cortometraggio “Angel of Srebrenica” con la presenza dell'autore Ado Hasanović.
Venerdì 6 maggio alle ore 17.00, presso il Vecchio Municipio di Via Portici 30, è previsto il convegno “Donne stanche di guerra” organizzato in collaborazione con Eurac - Istituto per per lo studio del Federalismo e del Regionalismo. Intervengono il senatore Pietro Marcenaro - presidente della commissione del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani e autore di un rapporto al Consiglio d'Europa su "Riconciliazione e dialogo politico tra i paesi dell'ex Jugoslavia; Irfanka Pašagić, psichiatra, direttrice dell'associazione Tuzlanska Amica; Sonja Brčinović - sociologa, direttrice del Centro affari sociali di Tuzla; Valentina Gagić – presidente dell'associazione Sara Srebrenica; Elisabeth Alber – Eurac. La giornata si concluderà con un buffet accompagnato da un concerto di musica balkan klezmer, alle ore 20.00 presso l'atrio del Vecchio Municipio.
Sabato 7 maggio alle ore 19.00 presso il Teatro Cristallo di Via Dalmazia, si svolgerà la presentazione da parte di Azir Osmanović, del libro “The broken childhood of Srebrenica”, raccolta di testimonianze di ragazzi di Srebrenica, bambini durante l'assedio della città. A chiusura della giornata, presso il ristorante “Le Formiche” in Via Torino 82/b a Bolzano si terrà una cena (prenotazione obbligatoria) a base di pietanze bosniache, in concomitanza della presentazione del libro di cucina popolare bosniaca “Narodni kuhar Potocarima” per voce di Valentina Gagić.
La delegazione si sposterà poi il 9 e 10 maggio in Veneto. Tra i diversi appuntamenti che si svolgeranno in questi due giorni, si ricorda l'incontro del 9 maggio alle ore 15.30 presso l'aula Baratto dell'Università Cà Foscari a Venezia, dal titolo “Vita in comunità traumatizzate. Conversazioni con Irfanka Pašagić”.
L'incontro è organizzato da Cà Foscari – Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati di Venezia in collaborazione con il Centro Pace, e gode del sostegno dall'assessorato alle Politiche giovanili e Pace di Venezia. Verrà aperto da Bruna Bianchi, insegnante di “Storia delle donne e del pensiero politico e sociale contemporaneo” presso la Cà Foscari e numerosi altri relatori tra i quali Gianfranco Bettin – assessore alle Politiche giovanili e pace del Comune di Venezia.
La delegazione è composta da: Irfanka Pašagić - psichiatra, direttrice dell'associazione Tuzlanska Amica, premio Alexander Langer; Sonja Brčinović - sociologa, direttrice del Centro per gli affari sociali di Tuzla; Ado Hasanović - documentarista, autore del reportage “Ja sam iz Srebrenice” e del cortometraggio “Angel of Srebrenica”; Almir Dudić - germanista, segretario facoltà di Giurisprudenza a Srebrenica, sezione di Sarajevo; Azir Osmanović - storico, lavora al Centro Memoriale di Potoćari; Dijana Jukić - studentessa di giurisprudenza, coordinatrice locale del gruppo Adopt Srebrenica; Jelena Simeunčević - Srebrenica, studentessa di farmacia, membro del gruppo Adopt Srebrenica; Mirza Basić - storico, operatore sociale di Tuzlanska Amica, coordinatore di Adopt Srebrenica a Tuzla; Muhamed Avdić - criminologo, addetto ai rapporti con il pubblico del Comune di Srebrenica, Senad Ðozić - storico, responsabile beni culturali Comune di Srebrenica; Valentina Gagić -presidente dell'associazione femminile SARA Srebrenice.
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