Si è tenuto a Zagabria un evento per la costruzione di partenariati tra Italia e sei paesi del sud-est Europa. Il lavoro dei dieci tavoli tematici ha prodotto cinquanta percorsi progettuali
L'evento tenutosi a Zagabria lo scorso 4 marzo, organizzato da INFORMEST - Agenzia per la cooperazione economica internazionale di Gorizia in la collaborazione con l'ICE - Ufficio di Zagabria, ha visto la partecipazione di 150 delegati provenienti da 7 diversi paesi (Italia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania, Bulgaria), che hanno lavorato intorno a 10 tavoli tematici per sviluppare idee progettuali congiunte.
I temi di discussione hanno riguardato trasporti e infrastrutture, sviluppo urbano e rurale, integrazione sociale e mercato del lavoro, turismo e cultura, ambiente ed energia, innovazione e competitività delle imprese, cooperazione istituzionale. In particolare, nel momento di crisi economica generalizzata che stiamo tutti attraversando, grande rilevanza è stata dedicata ai temi dell' innovazione quale supporto alla competitività del sistema delle imprese, delle energie rinnovabili, della crescita economica sostenibile - attenta alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione delle risorse naturali.
I gruppi di lavoro hanno individuato 50 iniziative progettuali che rispondono ai fabbisogni concreti del territorio, che verranno ora approfondite e presentate nel quadro dei prossimi bandi dei programmi comunitari "IPA" - Cooperazione Transfrontaliera Adriatica e "SEE" - Cooperazione Territoriale nell'area del Sud- Est Europa, allo scopo di attrarre finanziamenti europei in Italia e nell'area dell' Europa sud-orientale e dare così risposte concrete per il rilancio economico dell'area.
I lavori sono stati introdotti da Alessandro Liberatori, direttore dell'ufficio ICE di Zagabria, e da Silvia Acerbi, vicepresidente di Informest, e sono stati moderati da Claudio Di Giorgio, responsabile del progetto "Balcani On Line", finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell'ambito del quale è stata realizzata questa iniziativa di rafforzamento della partnership tra soggetti italiani e soggetti dell'area balcanica.
Alessandro Liberatori, per l'ICE, Istituto nazionale per il commercio estero, ha sottolineato che l'iniziativa di Zagabria si inserisce a pieno titolo nella strategia di rafforzamento della cooperazione economica internazionale varata dal Governo italiano, che prevede un forte rilancio delle azioni volte ad intensificare le relazioni economiche con i Paesi dell'area balcanica, rispetto ai quali l'Italia gioca un ruolo chiave in Europa, e che è considerata area di interesse prioritario nelle strategie promozionali dell'ICE e del Ministero dello Sviluppo Economico, come confermato anche dalla costituzione nel settembre scorso del Tavolo Balcani presso il MSE. Il direttore dell'ICE di Zagabria ha poi ha illustrato il ruolo e l'attività svolta dall'Istituto nei Paesi dell'Europa Sud-Orientale, con particolare riferimento alle iniziative realizzate sia nell'ambito del Piano Promozionale ordinario dell'Istituto che dei progetti finanziati dalla Legge 84/01, che disciplina le forme di partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell'area balcanica. Il rappresentante dell'ICE ha sottolineato, inoltre, che l'Italia è il primo partner commerciale della regione e che circa il 10% degli investimenti esteri italiani nel settore produttivo sono concentrati nell'Europa Sud-Orientale.
Silvia Acerbi, in rappresentanza di Informest, agenzia di sviluppo partecipata dalle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, nonché dall'ICE stesso e da Unioncamere nazionale, ha evidenziato che la molteplicità dei soggetti presenti all'incontro - amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo locale, camere di commercio, enti per l'innovazione, incubatori d'impresa, ecc - rappresenta un intero sistema territoriale che coopera, creando percorsi di conoscenza e collaborazioni strategiche in grado di far fronte ad una competizione globale sempre più intensa. Forza trainante di questo sviluppo territoriale diventa l'acquisizione di risorse comunitarie, che possono essere il motore principale per la messa in opera di azioni concrete volte a superare l'attuale momento di crisi economica.
Corale è stata la richiesta da parte di tutti i convenuti di attivare da parte italiana percorsi di formazione rivolti ai diversi attori dello sviluppo locale nel Sud Est Europa, capaci di far crescere i territori congiuntamente e di accrescere il dialogo per intraprendere strade di sviluppo comuni. Tutti i partner dell'area riconoscono all'Italia un ruolo di guida nelle politiche di valorizzazione dei propri territori, in particolare in relazione alla conservazione e tutela dei prodotti tipici, della cultura e delle tradizioni regionali.
Come annunciato da Silvia Acerbi, l'evento di Zagabria è solo il primo di una serie di incontri di partenariato di alto livello che INFORMEST organizzerà con periodicità annuale per stabilire un dialogo sempre più stretto con tutte le realtà territoriali dell'Europa dell'Est impegnate a favorire la crescita economica del territorio e lo sviluppo delle relazioni economiche con l'Italia. Silvia Acerbi ha anticipato che il prossimo incontro di partenariato si terrà a Gorizia, in collaborazione con le massime autorità cittadine, per restituire a questa città, simbolo di un confine ormai superato, la propria centralità in una Europa sempre più allargata, a cui, in tempi ormai prossimi, aderiranno anche i nostri vicini d'oltre Adriatico.
I documenti preparatori dell'evento e la sintesi dei suoi risultati saranno presto resi disponibili sul sito www.balcanionline.it , sito di riferimento del progetto "Balcani On Line", realizzato da Informest in collaborazione con ICE e Unioncamere. Oltre a dare evidenza delle iniziative italiane finanziate nell'area attraverso la Legge 84/2001, il sito BalcaniOnLine.it ha contribuito in maniera importante a favorire una maggiore conoscenza di questi Paesi da parte degli operatori italiani, grazie alle oltre 1.600 informazioni di attualità economicocommerciale raccolte, nei soli ultimi 9 mesi, dagli Uffici ICE degli 9 Paesi dell'Area (Albania, Bulgaria, Bosnia Erzevogina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Kosovo, Romania, Serbia) e alla diffusione di centinaia di notizie sulle opportunità di sviluppo e di investimento raccolte attraverso la rete Informest di corrispondenti esteri.