Fin dall'inizio del ventesimo secolo, si sono costituite molteplici organizzazioni internazionali di governi locali, con l'intento di collegare Regioni ed Enti Locali sia su scala europea, sia mondiale. Ripercorriamo in sintesi il percorso storico e il funzionamento delle reti che affrontano tematiche di carattere generale
Scrive: Nicole Corritore, Osservatorio sui Balcani, in collaborazione con Nathalie Migeotte
Il processo di internazionalizzazione dei governi locali e dunque l'organizzazione in associazioni delle Regioni e degli Enti Locali, ha una storia di lungo periodo. Fin dai primi anni del ventesimo secolo si assiste alla nascita dell'Unione internazionale di governi Locali, IULA, seguita poi nel secondo dopoguerra dalla fondazione della Federazione mondiale di città, FMCU-UTO e nei primi anni ottanta dall'Associazione mondiale delle Grandi Metropoli, Metropolis. Scopo principale di queste organizzazioni, al di là delle specifiche differenze organizzative o tematiche, è stato quello di promuovere gli interessi dei governi locali a livello mondiale, rappresentandoli anche in sedi quali l'Unione Europea, l'OCSE, l'ONU e le sue agenzie.
Dieci anni fa, durante la prima Assemblea Mondiale delle Autorità Locali, emerge poi la necessità di creare un'organizzazione mondiale unificata. Nel 2004 nasce infatti la CGLU (Associazione delle Città e dei Governi Locali Uniti). Le tre organizzazioni "storiche" affrontano oggi tematiche di carattere generale sotto questa rete comune istituzionale ma lavorano in stretto rapporto con altre reti di governi locali create su base tematica.
Dagli albori
Era il 1913 quando venne fondata nella città olandese de L'Aja l'Unione Internazionale delle Città e dei Governi Locali, IULA (International Union of Local Authorities), la cui missione era quella di promuovere e unire i governi locali democraticamente eletti nel mondo. Tra gli scopi principali rafforzare i poteri locali e le loro associazioni, promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e la cooperazione internazionale tra città. In anni successivi essa fu portavoce dei suoi associati, allora rappresentati esclusivamente da associazioni nazionali di poteri locali, in seno ad organizzazioni intergovernative come l'ONU. Oggi IULA conta membri in più di 100 paesi e negli ultimi anni ha decentralizzato la sua struttura creando diverse sezioni regionali nel mondo, ciascuna con una struttura politica autonoma. Il decentramento permette all'organizzazione di rispondere meglio ai problemi specifici di ciascuna regione, assicurando al contempo la loro rappresentatività a livello mondiale.
Tra le sei sezioni regionali di IULA vi è quella europea, rappresentata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni Europee CERM (Council of European Municipalities and Regions), fondata a Ginevra nel 1951 e nella quale l'AICCRE rappresenta la sezione italiana. Con i suoi 100.000 membri il CERM lavora alla costruzione di un'Europa unita attraverso un protagonismo forte dei governi locali. Promuove dunque il coinvolgimento dei governi locali nella definizione delle politiche europee, svolge azioni di lobbying a livello comunitario, organizza scambi di informazione tra unità territoriali e appoggia la cooperazione con governi locali di altre parti del mondo, focalizzandosi sul rafforzamento delle capacità a livello locale.
Accanto a IULA, nel 1959 si costituì la Federazione Mondiale delle Città Unite, FMCU-UTO (World Federation of United Cities - UTO United and Twinned Towns and Local and Regional Authorities), associazione che conta nel mondo circa 2.000 città e comunità locali appartenenti a 80 paesi diversi. Fin dalle sue origini la FMCU ha lavorato a favore della pace, della difesa della democrazia e dell'autonomia locale, incoraggiando il dialogo e la solidarietà tra i cittadini nel mondo. Ha sviluppato reti e programmi di cooperazione tematica su temi essenziali per le città, come l'ambiente, la gestione urbana e l'inclusione sociale. Inoltre ha elaborato programmi di cooperazione decentrata e gestito risorse finanziarie per appoggiare le attività e i progetti internazionali dei suoi membri.
Altra organizzazione mondiale di rilievo è l'Associazione Mondiale delle Grandi Metropoli, Metropolis (Word Association of Major Metropolises). Nata nel 1985, conta oggi 90 associati tra aree urbane con più di un milione di abitanti o città capitali con più di 250.000 abitanti. Obiettivo di Metropolis è sostenere la cooperazione tra grandi metropoli nell'ottica di un processo di sviluppo che metta al centro dell'attenzione il cittadino, promuovendo dunque scambio di buone pratiche e la ricerca di soluzioni comuni alle città associate. Attualmente Metropolis rappresenta la sezione metropolitana dell'Associazione delle Città e dei Governi Locali Uniti, la maggior associazione internazionale di settore oggi esistente.
Ad oggi
A seguito della prima Asssemblea Mondiale delle Città e delle Autorità Locali tenutasi a Istanbul nel 1996, le due principali organizzazioni mondiali, FMCU e IULA, decisero di avviare le negoziazioni finalizzate alla loro unificazione. La fusione tra esse e Metropolis venne ufficializzata durante il Congresso di Parigi del maggio del 2004, sotto il nome di Associazione delle Città e dei Governi Locali Uniti UCLG (United Cities and Local Government).
La neonata rete UCLG, con sede a Barcellona, conta più di 1.000 membri e quasi tutte le le associazioni nazionali di amministrazioni locali ne fanno parte. Obiettivo generale è farsi portavoce dei governi locali democraticamente eletti e in particolare rafforzare il loro ruolo nell'agenda mondiale sullo sviluppo. Inoltre, promuovere tra i governi locali i principi della democrazia, del buon governo, della sostenibilità e dell'inclusione sociale, dell'uguaglianza di genere. Per facilitare questi percorsi, UCLG offre ai suoi associati differenti strumenti per sviluppare strategie comuni e condividere buone pratiche: pubblicazioni, seminari, convegni, e utilizzo di nuovi mezzi tecnologici.
Tra gli obiettivi più specifici dell'Associazione delle Città e dei Governi Locali Uniti, la promozione della cooperazione decentrata, della cooperazione internazionale, dei gemellaggi e dei partenariati tra omologhi e tra le associazioni nazionali di autorità locali. Importante sottolineare che l'Associazione presenta al suo interno una Commissione Cooperazione Decentrata , di cui sono membri diretti per l'Italia il Comitato Italiano Città Unite , il Comune di Roma, Perugia, Venezia e la Provincia di Milano. Considerando centrale il ruolo dei governi locali nell'ambito della cooperazione internazionale, si pone tra gli obiettivi specifici la costruzione di uno spazio comune di scambio e rafforzamento delle azioni di solidarietà, nonché la creazione di strumenti di azione condivisa.
Un'altra rete rilevante nel panorama mondiale, sebbene di ambito europeo, è rappresentata da Eurocities . Associazione di città europee di almeno 250.000 abitanti fondata nel 1986 e che raggruppa 110 membri, è nata con l'obiettivo di dar voce alle esigenze delle città e dei loro abitanti presso le istituzioni europee. Più in dettaglio, promuove progetti di cooperazione transnazionale e il lavoro in rete tra grandi città dell'Unione Europea allargata e del vicinato. Essa è divisa in comitati tematici (cooperazione economica e rigenerazione urbana, affari sociali, ambiente, cultura, Est/Ovest) e un comitato "geografico": Euromed istituito a seguito del terzo Congresso Euro-Mediterraneo dei ministeri degli Affari Esteri (Stuttgart, Aprile 1999), affinché città dell'Unione Europea e città del sud e dell'est Mediterraneo potessero trovare un ambito comune di dialogo per lo sviluppo della cooperazione euro-mediterranea.
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