Voglio ricordare Jovan Divjak con il testo che aveva scritto per il libro "15+10 teatro Zappa theater "
Un ricordo. Un pezzo che ci ha scritto gospodin Jovan Divjak. Buon viaggio druže Divjak.
I don Quijote in Bosnia Erzegovina
L’arte è nutrimento contro il fascismo, il nazionalismo e la disumanizzazione.
Le guerre nei Balcani alla fine del XX secolo hanno dimostrato l’impotenza della civilità di opporsi alle intenzioni distruttive della generazione disumanizzata di persone che, con le armi in mano e l’armatura sul corpo, creavano un “nuovo” mondo su fondamenta medievali! Accanto a un grande numero di vittime, il sacrificio personale, l’arte, la cultura e l’istruzione sono stati parte di un mosaico che ha lottato contro il mostro d’acciaio.
Nel 2015 Zappa Teatro Theater ha realizzato il progetto "Don Quijote ", insieme a dei giovani talentuosi attori bosniaco-erzegovesi. Don Quijote, come metafora, guarda il mondo tra realtà e illusione. Don Quijote e Sancho Panza rappresentano due mondi così opposti, ma altrettanto collegati tra loro perché non possono esistere l’uno senza l’altro. Il gruppo di artisti bosniaco-erzegovesi, sotto la direzione artistica dello staff di teatroZappatheater ha rappresentato il tema dell’eterna lotta tra il bene e il male, negli spazi all’aperto delle città di Tuzla e Sarajevo.
Per me la parte più emozionante di questa rappresentazione “viaggiante” è stata quella dedicata alle gesta eroiche di Alexander Langer. Il contemporaneo “Don Quijote Alexander”, che combatte contro l’indifferenza del Parlamento Europeo, dell’Europa, del Pianeta Terra, nei confronti delle vittime innocenti, bambini, donne e civili inermi della Bosnia-Erzegovina. Questo da noi è stata la cruda realtà.
Il regista, lo staff, lo sceneggiatore e gli attori, hanno dato tutto di se in questa rappresentazione. Entusiasmo, competenze e capacità di far capire al pubblico il significato della cultura e dell’arte, come strumento per opporsi a tutte quelle “deiezioni” sociali – fascismo, nazionalismo e populismo – nelle quali oggi si devono confrontare giovani anime che hanno il potenziale di costruire la pace, la tolleranza e l’amore per gli altri.
Jovan Divjak
Il Generale dell'esercito bosniaco che ha difeso Sarajevo. Fondatore e direttore dell’associazione “Obrazovanje gradi BiH ”
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