Il fallimento della comunità internazionale durante la guerra in Bosnia Erzegovina è stato utilizzato negli anni successivi per giustificare interventi armati in situazioni di crisi. La vicenda libica ne è l'ultimo esempio. Note a margine di un articolo di Adriano Sofri
La Turchia ha recentemente dato una svolta all'intervento armato in Libia appoggiando la missione NATO e ora, proprio dalla Turchia, vengono gli sforzi di mediazione più consistenti. L'opinione pubblica dalla stampa locale manifesta comunque scetticismo
La guerra in Libia infligge un duro colpo alla già traballante economia croata. In forse i contratti con numerose aziende croate da tempo presenti in Libia. Il rapporto idilliaco tra i due Paesi lascia il posto ad un futuro incerto
La Bulgaria appoggia l'imposizione della no-fly zone sulla Libia, ma non ha intenzione di prendere parte alle operazioni belliche di "Odyssey Dawn". Sofia e Tripoli hanno una lunga storia di rapporti, cominciata al tempo del regime comunista e segnata di recente dalla crisi delle infermiere bulgare
A partire dalla metà degli anni '70 furono ottimi i rapporti tra il regime di Ceauşescu e il colonnello Gheddafi. Oggi la Romania mantiene una posizione defilata rispetto all'attacco aereo. E i giornali parlano di recenti vendite di armi e di mercenari romeni al soldo del Rais
Liberati e graziati, il medico e le cinque infermiere bulgare accusati in Libia di aver contagiato più di 400 bambini con il virus dell'HIV, sono arrivati stamattina a Sofia. Nelle difficili trattative che hanno portato alla liberazione, ruolo di primo piano dell'Ue e in particolare della Francia
Indipendenza del Kosovo, collaborazione militare, pressioni per la liberazione delle infermiere bulgare condannate a morte in Libia. Sono alcuni dei temi affrontati in una Sofia blindata dal presidente Bush, nell'ultima tappa del suo viaggio in Europa
La Bulgaria è sconvolta. Le reazioni rispetto alla conferma, in appello, della condanna a morte alle cinque infermiere bulgare e al medico palestinese accusati di aver provocato volontariamente il contagio con il virus HIV di 426 bambini nell'ospedale pediatrico di Bengasi nel 1998
Analogie e differenze tra le attuali rivolte in molti Paesi del mondo arabo e il 1989 nell'Est Europa. Un'occasione per ripensare al Mediterraneo che abbiamo in comune.
Venerdì 24 giugno 2011 ore 20:45 - Rovereto (TN) e in diretta web su www.balcanicaucaso.org