La corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso Maura Morandi ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'estrema varietà dei vini e dei metodi di vinificazione diffusi in Georgia. Tradizioni e metodi di produzione antichi, a partire dalla fermentazione in vasi di terracotta custoditi sottoterra, ancora diffusi in quella che si ritiene sia la terra dei primi vignaioli della storia.
Vini georgiani, eredi di un'antica tradizione quindi, come testimoniano anche gli scritti antichi e il lavoro di archeologi, esposto anche in una mostra dal titolo Vinum Nostrum, in esposizione in questi giorni al museo Galileo di Firenze. Metodo tradizionale, ma non solo... l'enologo Renato Loss spiega le peculiarità ancora diffuse del motodo di vinificazione georgiano, ma sottolinea come la maggior parte della produzione sia oggi realizzata con tecnologia moderna e internazionale.
Ma quali sono i vini georgiani più importanti? Centinaia sono le varietà di vini e vitigni catalogati dagli ampelografi georgiani. Nomi perlopiù sconosciuti in Italia, ma che potrebbero un po' alla volta arrivare anche sulle nostre tavole. L'introduzione di un embargo all'importazione di vino georgiano in Russia sta infatti portando a una inevitabile ristrutturazione del mercato del vino di questo Paese, che sta ottenendo anche l'attenzione di Slow Food.
Visita il dossier "Vino e viticoltura in Georgia"
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