L'ombudsman serbo Saša Janković nel suo tradizionale report annuale sui media, ha sottolineato la grave situazione in cui versano gli organi di informazione in Serbia
I giornalisti del Centro per il giornalismo investigativo della Serbia (CINS) hanno indagato su come sono stati assegnati i primi "finanziamenti a progetto" previsti dalla nuova legge sui media
Il primo quotidiano per diffusione in Turchia, Zaman, è stato posto sotto amministrazione controllata insieme ad altre imprese editoriali. Ne parla Dimitri Bettoni, collaboratore di OBC da Istanbul, a Radio Onda d'Urto (8 marzo 2016)
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Zaman, primo quotidiano per diffusione in Turchia, è stato commissariato nella cornice dello scontro di potere tra l'imam Fetullah Gülen e il governo AKP. Vittima del conflitto - ancora una volta - è la libertà di espressione
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare la sesta puntata per il progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. La corrispondente di OBC Fazıla Mat, aggiorna sulla situazione in Turchia dove proseguono gli attacchi alla libertà di espressione (2 marzo 2016)
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L'abolizione del sostegno pubblico ai media no profit è il primo provvedimento del neo ministro della Cultura croato Zlatko Hasanbegović. Ne parliamo con Toni Gabrić, caporedattore di H-Alter, fra i media beneficiari del sostegno pubblico negli ultimi tre anni
I vergognosi servizi tv dedicati alla vicenda delle violenze di Dinko Valev nei confronti di rifugiati e migranti ha causato la reazione della sezione bulgara dell'Associazione dei giornalisti europei. Riportiamo in integrale la traduzione di una loro lettera aperta
In Bulgaria bTV, tra le principali emittenti televisive del paese, esalta la figura di un uomo che dà la caccia ai migranti e auspica la loro morte. Il racconto
Slobodna Bosna, uno dei principali settimanali bosniaci, non è più in edicola. Molti ne piangono la scomparsa, ma nella redazione regna l'ottimismo. Il settimanale potrebbe infatti iniziare una fortunata seconda vita sul web
Le donne bosniache sono condannate ad essere "casalinghe disperate", il cui unico spazio è la casa? E' quanto emergerebbe da un'analisi dei media bosniaci e dello spazio che dedicano all'universo femminile