Secondo il vicepremier, i mogul mediatici greci hanno ricevuto crediti per un miliardo di euro, che avrebbero ripagato con coperture giornalistiche addomesticate. Due membri chiave del governo fanno rivelazioni cruciali sui progressi del decreto sulle nuove concessioni tv.
Secondo un precedente legale, proprietari di media che dichiarano bancarotta non possono più dare vita a nuovi progetti editoriali. Quindi, la procedura di bancarotta iniziata dai maggiori gruppi media greci dovrebbe portare alla loro esclusione dal mercato.
La Grecia viene piazzata al 91simo posto da Reporter senza frontiere nella classifica annuale che misura la libertà di stampa a livello mondiale. Il paese sale di otto posizioni dal 2014, ma si trova oggi 54 posizioni più in basso dall'inizio della crisi economica del 2009.
Il direttore di Press Project Costas Efimeros ha incotrato Julian Assange, fondatore di Wikileaks, nell'ambasciata ecuadoregna a Londra, per parlare di libertà di espressione e del pezzo da pagare per esercitarla.
Il marchio "Singular Logic" è connesso a tutte le elezioni che si sono tenute in Grecia negli ultimi 30 anni. La nota compagnia informatica costituisce un potente monopolio nella trasmissione dei risultati elettorali dal 1981. Senza mai aver partecipato a un bando pubblico, senza trasparenza, con procedure sciate che ricordano gli "appaltatori nazionali" dei lavori pubblici.
La società greca conosce bene le relazioni esistenti tra lo Stato, le banche e i mezzi di informazione. Gli oligarchi che posseggono i media li utilizzato per appoggiare la politica in cambio di contratti pubblici. Ma c'è molto altro...