Sono passati vent'anni dall'inizio delle guerre di dissoluzione della Jugoslavia. Dopo mezzo secolo di pace, il 26 giugno 1991 tornava la guerra in Europa e il successivo decennio di conflitti armati avrebbe prodotto centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi e sfollati e un altro genocidio.
La cronaca giudiziaria, con l'arresto del criminale di guerra Ratko Mladić dopo 15 anni di latitanza, ha riportato l'attenzione dei media internazionali sulla regione e riproposto l'interrogativo sulla giustizia internazionale e la sua capacità di sanare le ferite del passato.
Attraverso uno sguardo al femminile, l'incontro riflette criticamente sul tema della rielaborazione del passato proponendo tre storie esemplari, esperienze concrete di impegno contro la guerra e per la riconciliazione.
Ricorderemo la grande mobilitazione della società civile italiana per le popolazioni colpite dal conflitto. Daremo spazio allo straordinario impegno quodiano di chi lavora per ricostruire la convivenza dal basso. Parleremo della campagna per la creazione di una commissione regionale che accerti quanto avvenuto negli anni '90.
Ripercorreremo le diverse stagioni dell'impegno contro la guerra nei Balcani confrontandoci con tre delle tante coraggiose protagoniste dei processi di riconciliazione di questi anni perchè il loro impegno continua a fare la differenza ancora oggi pur lontano dai riflettori.
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