Ai molti "mondi" impegnati in attività di cooperazione, diplomazia dal basso e solidarietà internazionale, per favorire tra loro il lavoro in rete e il dialogo transnazionale come modalità operativa nel processo di ricostruzione delle capacità locali.
L'idea dell'Osservatorio sui Balcani nasce a Venezia, durante i "Cantieri di pace" del giugno 1999, in risposta al bisogno di strumenti per agire in modo informato e insieme critico nei confronti del sud-est Europa.
Il percorso di costituzione è durato oltre un anno ed ha portato alla nascita effettiva dell'Osservatorio alla fine del 2000.
Attraverso un'attività costante di informazione, monitoraggio e analisi, l'Osservatorio vuole contribuire ai progetti di solidarietà e cooperazione nell'area. Si rivolge a operatori di organizzazioni non governative, rappresentanti di istituzioni, ricercatori, volontari di associazioni e singoli cittadini interessati ad un'area così vicina geograficamente eppure spesso avvertita come distante dal cuore dell'Europa.
Intende favorire il superamento della cultura dell'emergenza in chi agisce o si rapporta con i Balcani, collegando la cooperazione con l'impegno per la pace e alimentando processi di sviluppo sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale, culturale ed economico.
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