Azerbaijan, come cambia la dote

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27 luglio 2022

Come in molte altre culture anche in Azerbaijan i genitori garantiscono alle figlie una dote, che le possa aiutare nella vita futura. Un fotoreportage realizzato dal fotografo Heba Khamis

Pubblicato originariamente da Chai Khana

Testo di Gular Abbasova

La tradizione della dote in Azerbaigian risale a secoli fa. Nel XIX secolo, secondo il libro "Usanze e credenze degli azerbaigiani (XIX-XX secolo) ", le famiglie regalavano alle coppie appena sposate coperte, materassi, cuscini, copritavolo tessuti a mano e altri piccoli oggetti per la casa.

"Prima di tutto, in Azerbaijan era importante preparare una cassa per la dote della sposa. La parte più preziosa della dote della sposa, l'abito da sposa, i gioielli d'argento, i copricapi e altri oggetti di valore venivano raccolti nella cassa nuziale decorata. In precedenza, le famiglie più ricche a volte davano in dote alla figlia terreni oltre a oggetti per la casa, coperte e bestiame", si legge nella sopracitata pubblicazione.

Facendo un confronto con i periodi precedenti, la sociologa Lala Mehrali afferma che nell'era sovietica (in particolare negli anni '70-'80), le famiglie erano interessate ad acquistare per la dote beni importati che non erano in vendita nei normali negozi, ma erano accessibili solo a chi aveva soldi da spendere. "I grandi magazzini avevano prodotti che non erano in vendita nei normali negozi. Venivano acquistati dai ricchi e dai benestanti come dote per le loro figlie. Negli anni '90, dopo i [primi] anni di indipendenza e la prima guerra del Karabakh, il reddito generale delle famiglie era più basso, ma si cercava comunque di raccogliere una dote per le proprie figlie. Questo poteva creare un certo grado di difficoltà finanziaria alla famiglia", aggiunge Mehrali.

La tradizione continua ancora oggi e, come in passato, l'entità della dote dipende dai mezzi della famiglia. Alcune famiglie iniziano a creare una dote quando le figlie sono molto giovani e aggiungono lentamente oggetti nel corso degli anni. Le dimensioni e il valore della dote sono importanti in alcune comunità, dove le ragazze con una dote scarsa rischiano di non essere accettate dai suoceri. Alcune famiglie prendono addirittura in prestito denaro per poter dare alle figlie una dote che venga accettata dai genitori del nuovo marito.

Prima della pandemia del 2020, era raro che qualcuno si sposasse senza una festa di nozze. Ma a causa delle restrizioni e delle difficoltà economiche si sono radicate nuove usanze: la gente ha iniziato a organizzare feste con meno invitati invece di grandi matrimoni e gli sposi, soprattutto quelli che sono già economicamente indipendenti dai loro genitori, hanno iniziato a rinunciare alle doti tradizionali in favore di regali di nozze più pratici.

La sociologa Lala Mehrali sottolinea come la dote sia certo parte della tradizione e dei valori azeri ma è al contempo anche una questione di orgoglio familiare che porta le famiglie spesso a comprare cose inutili e costose, il che le mette a dura prova. Le nuove dinamiche impostesi durante la pandemia sembrano aver cambiato la tendenza, anche se non è chiaro quanto dureranno questi cambiamenti: "Le persone si sono rese conto che con un budget ridotto è possibile gestire sia la festa di nozze che la dote. Ma continueranno a seguire questa tendenza? Dipenderà dai giovani”, chiosa la sociologa.