La scorsa settimana, la comunità azera della Georgia ha celebrato l'annuale festival del Novruz, l'arrivo della primavera. Foto e testi di Onnik James Krikorian
La protesta del 15 marzo, organizzata dai plenum degli studenti di diverse città della Serbia, ha portato nelle piazze e nelle strade di Belgrado centinaia di migliaia di studenti e cittadini. Viene considerata la più grande protesta della storia del paese. Foto di Massimo Moratti
Il 22 febbraio scorso si è svolta a Venezia una manifestazione a sostegno degli studenti che in Serbia protestano da mesi contro la corruzione del governo. Organizzata da studenti serbi che studiano a Venezia, vi hanno partecipato anche studenti e cittadine e cittadini della diaspora di Padova, Milano, Trieste e Bologna. Testo di Aleksandra Ivić, foto di Malena Janković
Dal luogo in cui nasce al confine tra Bosnia Erzegovina e Montenegro, la Drina scorre per quasi 350 chilometri, segnando gran parte del confine tra la Serbia e la Bosnia Erzegovina prima di gettarsi nella Sava una volta raggiunte le pianure della Vojvodina. Un viaggio fotografico che accompagna l'omonimo reportage. Foto e testi di Giovanni Vale
Il 23 gennaio a Trieste, in piazza Unità d'Italia, organizzata in pochissimo tempo e solo con il passaparola hanno manifestato più di 200 persone. In maggioranza serbi della diaspora, in solidarietà con gli studenti e le studentesse che stanno protestando da due mesi in Serbia. Testo di Nicole Corritore, foto di Alessandro Gori
Venerdì 24 gennaio in Serbia si è svolto uno sciopero generale che ha coinvolto in modo trasversale l’intera società per esprimere solidarietà e sostenere gli studenti che protestano da ormai due mesi. Anche a Novi Sad, teatro della tragedia dello scorso primo novembre dove sono morte 15 persone, è stata organizzata una grande manifestazione di protesta, accompagnata da diverse azioni di boicottaggio e disobbedienza civile. Foto di Anica Draganić
Continuano a Tbilisi le proteste di piazza iniziate a fine novembre per chiedere nuove elezioni. Gran parte della popolazione si rifiuta di accettare l'esito delle controverse elezioni parlamentari del 26 ottobre. Foto e testi di Onnik James Krikorian
Proseguono senza sosta le proteste antigovernative nella capitale georgiana. A scatenarle, dopo le controverse elezioni di ottobre, le dichiarazioni del primo ministro georgiano, Irakli Kobakhidze, secondo cui il governo intendeva sospendere i negoziati di adesione all'UE. Sebbene i numeri delle manifestazioni siano controversi, la partecipazione è trasversale: dalla sinistra alla destra, dagli intellettuali agli operai. Foto e testi di Onnik James Krikorian
Dopo le controverse elezioni parlamentari di ottobre, migliaia di persone hanno protestato contro l'allontanamento del governo dall'UE e l'avvicinamento a Mosca. Ma le manifestazioni non si sono limitate a quei giorni: il 29 novembre, soprattutto a Tbilisi, ne sono scoppiate di nuove. Testi e foto di Onnik James Krikorian
"La Repubblica […] garantisce la protezione e la riproduzione dell'ambiente, la conservazione della natura vivente in tutte le sue varietà e l'utilizzo ragionevole delle risorse naturali". Recita così l’articolo 15 della Costituzione della Bulgaria, primo paese dell'Unione europea per quota di territorio coperto da aree protette.