Dalla Giovine Europa all'Italia solidale. Un caffé dibattito targato OBC

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Si è svolto il 26 marzo scorso a Rovereto un momento di incontro nella cornice delle manifestazioni per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia. In collaborazione con il Comune di Rovereto. Una sintesi nel fotoracconto

150 anni
Ancora prima della sua nascita con il Mazzini e la Giovine Europa, una parte del movimento nazionale italiano guardava all'Europa ed una parte di essa si confrontava con noi. Nel caffè dibattito "Dalla Giovine Europa all'Italia solidale" si è voluto seguire il filo rosso della condivisione delle aspirazioni e della solidarietà tra popoli in due secoli di storia Adriatica, nell'ampio quadro di storia europea segnata dalle guerre civili a cui è seguita la nascita degli stati-nazioni.Si è parlato di collaborazione e conflitto, tra movimenti nazionali italiani e balcanici dell'800 ma anche di partecipazione alla costruzione del socialismo lungo il '900, per arrivare alla fase più recente delle guerre di dissoluzione jugoslava e all'esperienza di intervento nonviolento che portò decine di migliaia di italiani nei Balcani durante le guerre degli anni '90
I relatori
Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti UmaniFrancesco Privitera, storico, Università degli Studi di Bologna Luisa Chiodi, direttrice di Osservatorio Balcani e Caucaso  Fabrizio Bettini, cooperante, Progetto Colomba - Associazione Papa Giovanni XXIII
Il chiostro
Nel chiostro di Palazzo Adami, sede di Osservatorio Balcani e Caucaso, il pubblico ascolta i relatori e sorseggia caffè turco
150 anni di relazioni
Francesco Privitera: "Gli eventi del Risorgimento italiano furono esempio in particolare per le correnti patriottiche serbe che presero a riferimento il Piemonte. La Serbia rafforzò il senso di una propria "missione" emancipatrice degli Slavi del sud: fra l’altro, prese allora a uscire una rivista programmaticamente intitolata Puemont, ossia Piemonte, in omaggio al Risorgimento italiano".
Interposizione
Fabrizio Bettini: "Con l'assedio di Sarajevo il movimento pacifista italiano si è scontrato con una realtà difficile e complessa. Per qualcuno è stata un'insuperabile delusione, per altri come per me, delle giovani generazioni, è stato uno stimolo a capirne di più".
Manca l'Europa
Michele Nardelli: "Mi ha colpito l'assenza del tema "Europa" nella riflessione sui 150 anni dell'Unità d'Italia. Lo sguardo è rivolto all'indietro non si è guardato al futuro e non si è guardato all'Europa".
Caffé
E come si conviene ad ogni caffé dibattito, non poteva mancare il caffé. Rigorosamente turco.   L'Italia solidale. Dalla Giovine Europa alla mobilitazione per i BalcaniEvento realizzato nell'ambito di "AntePrimaVera. Percorsi tra arte, musica, storia e pensiero ", iniziative del Comune di Rovereto per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia