Leopoli, tutta una città contro Putin

ita
20 maggio 2015

La capitale storica della Galizia, centro del nazionalismo ucraino, è la vetrina dell’anti putinismo. Trasformato in icona, preso in giro con ironia, additato come sanguinario dittatore, Putin è il soggetto preferito della street art e dell’inventiva dei suoi abitanti. Foto e testi di Danilo Elia

Putin di cioccolata
Una passeggiata per le strade di Leopoli fa subito capire come la pensano i suoi abitanti nei confronti del presidente russo Vladimir Putin.
Zerbino
Ritratto sui rotoli di carta igienica o sugli zerbini, trasformato in Putler, un incrocio tra Putin e Hiler, negli stencil sui muri del centro, oppure disegnato sugli orinatoi di un locale alla moda, è lui il nemico pubblico numero uno. Da combattere con le immagini e con l’ironia.
Stencil
In fondo non è una sorpresa. Leopoli è la capitale dell’Ucraina più nazionalista e filoeuropea. Gioiello barocco decadente e splendente allo stesso tempo, è lontana anni luce da quell’est industriale e minerario in cui si combatte ormai da un anno.
Putler
Il modo in cui la città reagisce a quella che è ritenuta un’aggressione russa è tipico dei suoi abitanti. Con l’inventiva e l’umorismo che li caratterizza, e che la rende la città più vivace e interessante del Paese.
Paletta
Qui le statue di Lenin sono sparite già da molto tempo. Sostituite da quelle del poeta nazionale Taras Ševčenko, icona assoluta dell’ucrainità, ma anche da quella di Stepan Bandera, il controverso personaggio storico, capo di quei partigiani ucraini che, durante la seconda guerra mondiale, combatterono contro i russi a volte al fianco dei nazisti.
Orinatoio
Leopoli non ha perso il suo spirito mitteleuropeo e la sua verve contro quello che fu l’occupante russo. E oggi lo mostra così.
Carta igienica
Foto e testo: Danilo Elia