Moldavia: un’estate al lago
ita engLa Moldavia non ha alcuno sbocco sul mare. Non per questo i suoi abitanti rinunciano al piacere di passare una giornata sulla spiaggia. Nella capitale Chişinău sono parecchi i parchi urbani che hanno al loro interno laghi adibiti alla balneazione. Un fotoracconto di Francesco Brusa
Dal centralissimo Valea Morilor, contornato da un percorso pedonale e numerosi servizi, fino alle “foreste periferiche” dei quartieri Buiucani, Ciocana e Botanica, dove la gente si tuffa nelle acque delle aree verdi di La Izvor, Răşcani e Valea Trandafirilor. Sono molti i laghi della capitale Chişinău.
Oppure si può optare per il fiume Nistru, in particolare la stazione termale di Vadul Lui Vodă che, nonostante le sue dimensioni da villaggio (circa 4500 abitanti), pullula oggi di camping, colonie e piccoli ristoranti.
Con l’arrivo di giugno e l’avanzare della calura, anche la Moldavia si appresta dunque a vivere quella che già più di trent’anni fa nel suo Un weekend postmoderno lo scrittore Pier Vittorio Tondelli definiva, descrivendo la nostra riviera romagnola, «una fra le più grandi finzioni dell’uomo-massa contemporaneo»: la vacanza estiva.
Eppure, se nell’appartata repubblica est-europea l’uomo è ormai diventato appunto “di massa”, lo stesso non si può dire del turismo, che rimane di certo contenuto. A popolare le spiagge urbane e non urbane del territorio moldavo è comunque una folla sparuta, con i suoi riti e simboli anche chiassosi ma che mai paiono sul punto di “fagocitare” il paesaggio circostante. Così sembrano infine le spiagge stesse, col loro trovarsi a metà strada fra stabilimento attrezzato da rivera e raccolto parco cittadino, a rivelare la “condizione di transito” dei propri avventori: desiderosi di godersi l’istante e gli effimeri divertimenti balneari, ma consapevoli che la “vera finzione” della vacanza estiva sta forse altrove, verso altri – e più grandi – lidi. Magari a Odessa, che rimane comunque dietro l’angolo (a “sole” tre-quattro ore di maršrutka).