Romania e Moldavia: gli orfani bianchi

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22 agosto 2017

Un fotoracconto a firma di Gianmarco Carlone sui cosiddetti orfani bianchi: bambine e bambini che vengono cresciuti, a seguito dell'emigrazione all'estero dei genitori, da nonni e parenti o che sono costretti a vivere negli orfanotrofi

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Orfani bianchi
Dopo la caduta del regime comunista paesi come la Romania e la Moldova hanno vissuto notevoli cambiamenti di ordine sociale ed economico che hanno portato a vari periodi migratori.
Orfani bianchi
Un numero sempre maggiore di persone provenienti dalle zone rurali e dagli strati più poveri della popolazione, ha scelto di emigrare all’estero, principalmente verso l’Europa, in paesi come l’Italia e la Spagna, oppure verso la Russia.
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Il fenomeno migratorio se da una parte garantisce ai paesi un sostegno all’economia reale non indifferente, dall’altra parte è però la causa principale di una piaga sociale più dilagante: lo sgretolamento delle famiglie.
Orfani bianchi
La condizione economica ha imposto alle madri, vera forza di lavoro locale, di emigrare per cercare di dare ai propri figli un sostegno finanziario e offrire loro un futuro migliore.
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I flussi migratori oggi sono dominati dal sesso femminile: donne, mogli, madri rappresentano il 69% del totale dei migranti che trovano lavoro in Europa come badanti e colf. La domanda di badanti ad oggi in paesi come l’Italia non è calata.
Orfani bianchi
I bambini che restano da soli sono lasciati alle cure dei nonni, nella maggior parte dei casi fin troppo anziani anche per sostenere se stessi, ai vicini di casa, oppure alle cure dei fratelli a loro volta spesso minorenni; i meno fortunati, invece, vanno negli orfanotrofi, strutture fatiscenti costruite nel periodo comunista.
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Secondo dati Unicef in Romania sarebbero almeno 350.000 il numero di minori “left behind” con almeno uno dei genitori all’estero da almeno un anno; in Moldavia secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazione (IOM) i bambini sarebbero almeno 50.000.
Orfani bianchi
Il fenomeno è destinato inesorabilmente a crescere poiché da un lato ci sono paesi come l’Italia in cui il numero di anziani aumenta e dove né le famiglie né lo stato riescono ad occuparsi di loro, dall’altro lato ci sono i paesi dell’Est Europa dove invece le famiglie sono costrette a sgretolarsi per risolvere i loro problemi e quelli delle famiglie italiane.
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Autore di fotografie e testi Gianmarco Carlone
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