Ucraina: il quotidiano della guerra

ita
6 giugno 2022

Dal 24 febbraio sono stati molti gli articoli e i reportage dedicati ai combattimenti che si svolgono in Ucraina. Ma qual è la quotidianità nelle retrovie? Le foto di Antoine Laurent e Dima Fedorenko scattate fra il 27 aprile e il 19 maggio

La percezione di una guerra si limita spesso ad un principale elemento: il fronte. Nel caso della guerra in Ucraina, questo fenomeno è poi amplificato dalle migliaia di video e di immagini di combattimenti condivise su internet dalla stampa internazionale e soprattutto dagli ucraini stessi, soldati compresi.

Una volta sul posto, ci si rende conto che anche a mille chilometri dal fronte, la guerra c’è, pervasiva. Passa da pesanti momenti di silenzio in mezzo alle discussioni; da occhi che, per un secondo o cinque minuti, non guardano più da nessuna parte. Vi sono poi gesti del quotidiano che non sono più al loro posto: spegnere i fari, accendere le luci dell’abitacolo e quelle di emergenza, andare a passo d’uomo. Gesti, nella notte buia, guidati dai segnali di una torcia in mano ad un soldato armato, mentre un altro, un po’ nervoso, alza il suo fucile d’assalto.

E poi le centinaia di manifesti di propaganda lungo le strade, i checkpoints nell’intero paese, i segni lasciati nel paesaggio dai combattimenti… Attraverso queste foto gli autori intendono dare un’idea dell’atmosfera sospesa nella quale tanti ucraini vivono da mesi o, per certi abitanti del Donbass, da otto anni. La maggior parte del tempo, nelle retrovie, la guerra è come il fumo di un fuoco mezzo spento. Non ti impedisce di respirare, ma non lo puoi dimenticare – è stancante. E più ti avvicini al fronte, più diventa denso.

 

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