Il 10 febbraio l'Italia celebra la "Giornata del ricordo" in cui si commemora l'esodo forzato degli italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la tragedia delle foibe. Le polemiche tra Italia, Slovenia e Croazia sulle vicende del "confine orientale" dimostrano che le ferite aperte non sono ancora rimarginate e che la conoscenza del passato e del presente di quelle terre è allora fondamentale per dare alle nuove generazioni una speranza di futuro europeo senza più confini. Roberto Spagnolli di radio Radicale ne parla con la direttrice di Osservatorio Balcani e Caucaso Luisa Chiodi
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