04/04/2014
Una sequenza di scatti fotografici accompagna la descrizione delle attività realizzate in Serbia dalla Rete di Iniziative contro la Guerra di Padova, assieme ad Assopace, M.I.R. e ARCI. Un video prodotto nel 1993 e raccolto durante la ricerca Cercavamo la pace
A partire dal 1993 Rete di Iniziative contro la Guerra di Padova assieme ad Assopace, M.I.R. e ARCI avviano un progetto di cooperazione che consiste nell'adozione di strutture che ospitano alcuni dei profughi provenienti dalle zone di conflitto.
Il primo gemellaggio riguarda una struttura che situata a Sremska Kamenica, a pochi chilometri da Novi Sad. A questa prima iniziativa partecipano anche l'ARCI di Modena e Assopace, nella figura di Alberto Salvato.
Il secondo intervento viene realizzato ad Umka, a 20 chilometri da Belgrado. Qui, un centro destinato a persone con disabilità mentale si trova ad ospitare 30 profughi, orfani delle proprie famiglie.
L'adozione di queste strutture, volta a garantire il sostentamento dei profughi che vi risiedono, è realizzata grazie a contributi volontari di chi aderisce al progetto. L'impegno richiesto è di versare 12 quote annuali dell'importo di 60'000 Lire ciascuna.
Oltre alle attività di sostegno ai profughi, la sequenza racconta il tentativo di orientare gli sforzi a sostegno di chi si oppone al regime, da cui la decisione di intervenire proprio in Serbia. Alle attività di "solidarietà concreta" si accompagnano quindi riflessioni di carattere politico.
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