"B92", la storica radio e poi tv serba icona della resistenza al regime di Slobodan Milošević, cambierà ufficialmente nome nei prossimi mesi, dopo aver lentamente modificato il proprio volto nel corso degli anni. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistira [29 agosto 2017]
Viene relegato alla storia il nome “B92” che negli anni '90 in Serbia è stato sinonimo di resistenza, intellettuale e politica, al regime nazionalista di Slobodan Milošević, protagonista delle guerre che portarono alla disgregazione dell'allora federazione jugoslava.
Il gruppo editoriale, fondato come stazione radio nel 1989, oggi comprende una tv a copertura nazionale, un canale all-news via cavo ed un portale di informazione internet. La sua dirigenza ha recentemente annunciato di voler attuare un restiling, che comprende una modifica del nome, che da “B92” dovrebbe diventare “O2”, una mossa che dovrebbe rendere più facile la vendita del gruppo.
Chiusa più volte dalle autorità serbe durante gli anni '90, “B92” venne messa a tacere anche mentre cadevano le bombe della Nato durante la guerra in Kosovo del 1999. La redazione della radio, però, riuscì a mantenere vive le trasmissioni da studi altenativi sotto il nome provvisorio di “B2 92”.
Dopo la caduta di Milosevic, nel 2000, B92 ha a lungo rappresentato una fonte autorevole di notizie, con programmi di approfondimento molto seguiti, come “Kažiprst”, “Insajder” e “Utisak Nedelje”.
Da alcuni anni però, dopo che il gruppo è stato prima acquistato da una joint-venture greco-svedese nel 2010 per poi passare al tycoon greco Minos Kyriakou, lo spirito originale di B92 è andato lentamente sparendo, e molti dei volti e delle voci più note hanno lasciato il gruppo, in disaccordo con la nuova linea editoriale.
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