Papa Francesco - Boris Stroujko/Shutterstock

Papa Francesco - Boris Stroujko/Shutterstock

Polemiche in Bulgaria in attesa dell'arrivo di Papa Francesco, previsto per il prossimo 5 maggio. La chiesa ortodossa locale ha annunciato il suo “no” ad ogni forma di celebrazione ecumenica durante la visita. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [9 aprile 2019]

E' un messaggio di chiusura quello che arriva dalla Chiesa ortodossa bulgara verso la visita ufficiale del Papa a Sofia, prevista per il 5 maggio. In un comunicato diffuso la settimana scorsa, il patriarca e i vescovi bulgari hanno infatti escluso ogni forma di celebrazione religiosa comune durante la presenza di Francesco nel paese.

Il Sinodo ha autorizzato il Papa a visitare la cattedrale Alexander Nevski a Sofia, per poi però annunciare che “ogni forma di celebrazione o preghiera comune è inaccettabile, perché non permessa dai canoni” della chiesa ortodossa.

Secondo il programma annunciato, il Papa dovrebbe partecipare ad un evento di preghiera ecumenica in piazza Indipendenza a Sofia, alla quale sono stati invitati i rappresentanti delle principali fedi religiose, tra cui quella islamica e quella ebraica, che hanno confermato la loro presenza. Stando al comunicato del Sinodo, però, la chiesa ortodossa, che raccoglie la maggioranza dei cittadini bulgari, sarà invece la grande assente.

La visita di Francesco prevede una prima sosta in Macedonia del nord, prima di arrivare in Bulgaria, dove farà tappa prima a Sofia e poi a Rakovski, principale centro della piccola comunità cattolica, che conta meno dell'1% della popolazione.

L'ultimo papa ad arrivare in Bulgaria, nel 2002, era stato Giovanni Paolo II: la sua fu una visita dai toni estremamente emotivi, visti i sospetti - mai del tutto chiariti - sulla possibile partecipazione dei servizi segreti di Sofia all'attentato nei suoi confronti nel maggio 1981.

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