Una lunga tradizione industriale, e poi il dramma dei bombardamenti NATO del 1999. Pančevo è tra le città più inquinate in Serbia, eppur qualcosa, per la tutela della salute ei suoi cittadini, si sta muovendo. Una fotogalleria
Il corso inferiore della Neretva, da Konjic fino al mare, è stato deturpato da una serie di dighe e invasi costruiti nel periodo jugoslavo. Ora anche il corso superiore, che ospita una grande quantità di specie rare ed endemiche, è messa a rischio dal progetto di costruzione di una centrale idroelettrica a Ulog. L'intervista a Asad Herić, dell'associazione Zeleni Neretva
Il fiume che scorre sotto gli archi di pietra celebrati da Ivo Andrić è oggi al centro di un grande progetto che coinvolge Italia, Serbia e Republika Srpska. La popolazione locale, però, non sa nulla della serie di idrocentrali previste per trasportare energia pulita in Italia
L'intera città di Banja Luka dipende dall'acqua della Vrbas. Il futuro del grande fiume è stato però ipotecato dalla firma di un contratto tra il governo della RS e una società privata per la costruzione di due dighe. La mobilitazione della società civile e i dubbi sulla trasparenza dell'appalto nell'intervista a Miodrag Dakić, del Centar za životnu sredinu
Gran parte del fiume di smeraldo, e il villaggio dalle 100 cascate, Martin Brod, sono oggi protetti all'interno del parco nazionale della Una , istituito nel 2008. Un vecchio progetto, tuttavia, prevede la costruzione di una diga proprio nel territorio del parco. Il reportage da Martin Brod con l'intervista a Amarildo Mulić, direttore del parco
Osmače è un villaggio nel comune di Srebrenica, in Bosnia Erzegovina. Muhamed vi è nato nel 1981 ed è stato costretto a scappare nel 1992. E' tornato nel 2008. Con un'idea. Coltivare il grano saraceno. Un'intervista
Un'analisi sulla sentenza di assoluzione in appello da parte del Tribunale dell'Aja, dei due generali croati Gotovina e Markač, nell'intervento di Andrea Rossini (Obc) ai microfoni del radiogiornale RSI - Radio Svizzera Italiana. (16 novembre 2012)
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In appello il Tribunale dell'Aja ha dichiarato non colpevoli i due generali croati Gotovina e Markač per le uccisioni, deportazioni e trattamenti inumani di civili serbi durante l“Operazione tempesta” del 1995. Rimane inevasa una domanda: chi è responsabile dei crimini perpetrati durante l'operazione? Andrea Rossini di Obc ai microfoni di Radio Popolare (16 novembre 2012)
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In seguito alla guerra in Abkhazia nel 1992-1993, oltre 200.000 georgiani sono stati costretti alla fuga. Molti di loro da ormai vent'anni si sono stabiliti a Zugdidi, la città georgiana più vicina al de facto confine con l'Abkhazia. Alcuni si sono integrati, altri vivono tutt'ora ai margini. Un fotoracconto
Una valle corta e stretta, e i venti che spirano verso la città. E' qui che in epoca socialista venne costruita un'acciaieria. Che funziona tutt'ora. Zenica, la sua acciaieria e il dramma di una città dove l'incidenza di tumori è drammatica