È stato firmato il 26 settembre 2018 un accordo tra i capi delle repubbliche russe di Cecenia e Inguscezia, rispettivamente Ramzan Kadyrov e Yunus-bek Yevkurov, per stabilire il confine amministrativo tra le due regioni.
Guram Kashia, capitano della squadra nazionale di calcio georgiana, era sceso in campo nell’ottobre 2017 in una partita contro la squadra olandese di prima divisione dell'SBV Vitesse, sostituendo la tradizionale fascia da capitano con una fascia arcobaleno, in supporto alla comunità LGBT.
Sembra sia stato quasi del tutto domato l’incendio divampato martedì il 5 giugno nei pressi della foresta che circonda la centrale di Chernobyl in Ucraina. La zona boschiva interessata dal rogo, tra le più contaminate dalle radiazioni conseguenti all'esplosione del 1986, è ampia circa 12 ettari.
Sono trascorsi due anni dalla “guerra dei quattro giorni” che infiammò il Nagorno Karabakh. La tregua formale siglata tra le parti in conflitto, Nagorno-Karabakh e Armenia da una parte e Azerbaijan dall'altra non ha però fermato gli scontri lungo la linea di demarcazione, dove militati e civili continuano a morire.
Il 18 febbraio un uomo ha aperto il fuoco durate una celebrazione nella chiesa ortodossa di Kizlyar, in Daghestan, uccidendo cinque persone e ferendone altre quattro. L’uomo poi è stato ucciso dalle forze dell’ordine e identificato come il 22enne Khalil Khalilov. Questo è l’undicesimo attentato dal 2015 rivendicato dall'organizzazione Stato Islamico nella repubblica russa del Daghestan.
Il 12 febbraio l’ex presidente della Georgia ed ex governatore dell’oblast’ di Odessa è stato arrestato e fatto rientrare in Polonia, paese da dove era arrivato in Ucraina nel settembre scorso.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko il 15 maggio ha firmato un decreto che vieta l'accesso ai social network russi VKontakte e Odnoklassniki, al motore di ricerca russo Yandex e al servizio di posta elettronica gratuito Mail.ru
Si è svolto ieri nella repubblica de facto del Nagorno Karabakh un referendum costituzionale per la modifica del nome della repubblica in Artsakh e per cambiare il sistema di governo da semi presidenziale a presidenziale.
Le forze speciali russe dell’FSB hanno annunciato il 4 dicembre scorso l’uccisione di Rustam Asildarov, leader dell'organizzazione terroristica "Stato islamico" nel Caucaso.
E' redattrice di OBC Transeuropa dal 2005, dopo una lunga esperienza sulle pagine multimediali di unimondo.org. E' specializzata nella gestione contenuti sul web.