Una tesi di laurea analizza il conflitto 1992-1995 in Bosnia Erzegovina dal punto di vista delle strategie militari e delle forze armate. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In questo lavoro ho scelto di occuparmi di una tematica complessa e scarsamente affrontata negli studi riguardanti il conflitto in Bosnia Erzegovina degli anni Novanta: la costituzione dell’Esercito della Repubblica di Bosnia Erzegovina.
Nello specifico ho analizzato le vicende belliche riguardanti i corpi d’armata, in particolare quelle legate al Quinto Corpo, di stanza a Bihać, e a una delle sue brigate più decorate: la 511°Brigata di Montagna, di stanza a Bosanska Krupa, a pochi chilometri dal confine croato.
La guerra in Bosnia Erzegovina del 1992 fu un evento atroce, chi vi ha assistito, direttamente e non, ha bene in mente le immagini dei bombardamenti su Sarajevo e dell’ingresso del generale Mladić a Srebrenica.
Questi due ultimi scenari sono stati studiati, raccontati e analizzati in maniera piuttosto approfondita e al giorno d’oggi offrono le immagini più frequenti del conflitto, ma larga parte degli scontri militari che hanno colpito il resto del paese sono stati spesso toccati solamente di sfuggita.
È questo il caso della guerra condotta dell'esercito bosniaco in Bosnia occidentale e nella sacca di Bihać, una vasta zona attorno a quest’ultima città, circondata fin dagli albori degli scontri dalle forze serbe e poi dagli indipendentisti di Fikret Abdić.
Analizzando le vicende militari e umane della 511°Brigata di Montagna ho voluto cercare di dare uno spaccato delle strategie di aggressione messe in atto contro la Bosnia Erzegovina e i mezzi che quest’ultima ha saputo utilizzare per organizzare la propria difesa. Gli uomini che vi hanno combattuto serbano con onore la memoria delle gesta a cui hanno preso parte, le quali possono essere indicate spesso come eroiche. Il loro esercito è nato dal nulla, gli uomini si sono organizzati attorno allo scheletro della Difesa Territoriale e hanno iniziato a condurre una guerra con una tale sproporzione di forze sul campo che il loro completo annientamento poteva sembrare scontato, o quantomeno questione di tempo. Resistettero.
Questo lavoro cerca anche di tracciare una sintesi delle cause e degli sviluppi del conflitto, nella speranza che possa offrire una visione il più possibile chiara della guerra. Al di là della vasta documentazione originale utilizzata per raccogliere dati e informazioni mi sono avvalso dei racconti dei diretti interessati, i soldati che combatterono per la 511° Brigata di Montagna, i quali hanno saputo con grande lucidità e oggettività ripercorrere una parte dolorosa delle loro vite. A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti.
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