Empowerment e cittadinanza attiva delle comunità Rom, Ashkali e Egyptian in Kosovo

Empowerment in Kosovo a partire dalla pedagogia del gioco di strada. Una tesi di laurea, riceviamo e volentieri pubblichiamo

Questo elaborato dal titolo "Overcoming alterities. Passione, progettazione, promozione dell’empowerment e della cittadinanza attiva delle comunità Rom, Ashkali, Egyptian in Kosovo"; nasce dal desiderio di raccontare.

La ricerca è scaturita da sei mesi in Kosovo e mi ha portata ad indagare l’empowerment e la cittadinanza attiva delle comunità Rom, Ashkali, Egyptian nelle città di Gjakovë/Dakovica e di Prizren/Prizreni, tra sorprese e smarrimenti.

I primi tre capitoli di questo lavoro sono dedicati alla descrizione del contesto kosovaro, le sue controversie e le comunità che lo abitano, con un approfondimento sulle comunità Rom, Ashkali, Egyptian dalle loro origini sino all’attivismo che svolgono nelle città sopracitate analizzandone potenzialità e criticità, con particolare attenzione all’ambito socioeducativo. Vagabondare tra itinerari dissestati mi ha concesso il tempo necessario per tratteggiare geografie di volti, storie, corpi, così energici e desideranti di immergersi in scommesse quotidiane future.

La seconda parte, attraversa più in profondità la progettazione e pianificazione di un campo di animazione di Terre e Libertà nel quartiere di Brekoc a Gjakovë/Dakovica, scavando tra le pieghe dell’improvvisazione e dimostrando quanto prezioso sia questo strumento educativo a partire da una pedagogia del gioco di strada. L’idea e la possibilità di elaborare tale pedagogia si sviluppa a partire da una riflessione sulla pedagogia dell'avventura, al fine di porsi come strumento di formazione per una progettualità più ricca e completa e accrescere consapevolezza nei volontari del loro ruolo e responsabilità.

L’elaborato finale è un percorso oscillante tra pagine di diario personale, interviste e progetti osservati e partecipati nella speranza che possano diventare fonti ed esempi interessanti, anche in Italia, per accostarsi con maggiore consapevolezza ad un dialogo interculturale i cui sentieri sono ancora da esplorare.