Il 18 aprile, a Roma, una conferenza per far conoscere – attraverso le carte dell’Archivio Tagliarini – i primi passi per lo sviluppo del turismo in Albania negli anni 1940-1943
L’Associazione Occhio Blu – con il patrocinio della Società Geografica Italiana – organizza nella prestigiosa sede di Palazzetto Mattei, cortesemente offerta per l’occasione, la conferenza Albori e storia del turismo in Albania tra le carte dell’Archivio Tagliarini.
La Società Geografica Italiana Onlus ha sede a Roma presso Palazzetto Mattei, in Villa Celimontana, via della Navicella 12. Al suo interno è custodito un prezioso patrimonio documentario accessibile alla consultazione. La Biblioteca conserva circa 400 mila volumi con una sezione di libri rari che comprende opere pubblicate dal XVI al XIX secolo. La Cartoteca contiene materiale di notevole valore scientifico e storico-artistico, costituito da circa 150 mila documenti. Di rilevante interesse è la raccolta di carte geografiche cinesi e giapponesi, appartenenti prevalentemente ai secoli XVIII e XIX, quasi tutte manoscritte. L’Archivio storico conserva e tramanda la memoria dell’attività del Sodalizio dalla sua fondazione. L’Archivio fotografico raccoglie oltre 400mila tra positivi, negativi, diapositive e cartoline d'epoca.
La conferenza intende far conoscere – attraverso le carte dell’Archivio Tagliarini – i primi passi per lo sviluppo del turismo in Albania negli anni 1940-1943.
Dopo un saluto iniziale del Prof. Filippo Bencardino – Presidente della Società e un intervento dell’Ambasciatore Mario Bova – il Presidente dell’Associazione “Occhio Blu” il Dottor Franco Tagliarini traccerà un breve profilo del padre, Francesco Tagliarini, Consulente per il turismo albanese dal 1939 al 1943 presso la Presidenza del Consiglio del Regno d’Albania.
Rovena Sakja, Dottoranda di ricerca in Scienze archivistiche nell’Università “La Sapienza” di Roma, sulla base delle ricerche svolte presso l’Archivio Centrale dello Stato d’Albania, la Biblioteca Nazionale d’Albania a Tirana e l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri a Roma intende fornire nuove informazioni per lo studio e l’approfondimento della storia della rivista Drini, periodico sul turismo pubblicato a cura della Direzione del Turismo della Direzione Generale per la Stampa, Propaganda e Turismo a Tirana negli anni ’40 1943 e fondato e diretto da Francesco Tagliarini. Tramite la documentazione archivistica si cercherà anche di analizzare le attività concernenti la pubblicazione e la diffusione della rivista e il ruolo che essa svolse nella promozione del settore turistico in Albania.
Mauro Geraci, professore di Antropologia culturale nell’Università di Messina, parlerà del repertorio fondamentale che testimonia l’altissima opera di turismo culturale svolta in Albania da Francesco Tagliarini nei primi anni Quaranta del Novecento. Il vasto fondo fotografico risente, nelle sue specificità, di un realismo fotografico allora diffuso in Europa come di un “immaginario” teso a far insorgere nuove attrattive verso l’Albania, tra esotismi e orientamenti antropologici. Attraverso una serie di esemplificazioni, Mauro Geraci si propone di passare in rassegna le varie componenti rappresentative e interpretative che interagiscono nel Fondo Fotografico Tagliarini: dagli stereotipi alle scoperte etnografiche, dalle retoriche alle osservazioni situazionali, dagli “orientalismi” all’intento documentario volto ai paesaggi, agli spazi abitativi e urbanistici, all’economia e ai mestieri, alle pratiche domestiche e ai riti, alla corporeità come ai costumi e alle gestualità. Alla fine Geraci ricapitolerà il complesso tematico albanese, fatto di un interessantissimo intreccio di “tipi” e “motivi”, di cui il Fondo Fotografico è portatore, quale importante testimonianza della dialettica degli sguardi allora coltivata tra Italia e Albania.
Nadia Fusco, professoressa nell’Università di Tor Vergata, presenterà il “Fondo Francesco e Franco Tagliarini”, conservato nell’Archivio fotografico della SGI. Il fondo, che si compone di stampe fotografiche e cartoline in bianco e nero e a colori, rappresenta lo specchio fedele del lavoro svolto da Francesco Tagliarini in Albania, tra il 1939 e il 1940, nella Direzione Generale per la Stampa, la Propaganda, il Turismo e come Amministratore Delegato dell’Ente editoriale Distatpur. Si tratta di una preziosa documentazione iconografica, grazie alla quale è possibile non solo riappropriarsi della memoria paesaggistica e culturale dell’Albania, ma anche veicolare per il presente la conoscenza e la promozione turistica di una terra ancora troppo poco conosciuta, ma dalle potenzialità straordinarie.