
Sono passati dieci anni da quando la rotta balcanica è salita all'onore delle cronache con immagini che sarebbero dovute rimanere indelebili. A che punto siamo ora? Il "Festival della rotta balcanica", che si tiene a Venezia dal 13 al 22 marzo, attraverso incontri, proiezioni, laboratori, formazioni, musica e dibattiti cercherà di rispondere a questa domanda
Fonte: Associazione Lungo la rotta balcanica 2015-2025.
Sono passati dieci anni da quando la rotta balcanica è salita all'onore delle cronache con immagini che sarebbero dovute rimanere indelebili. Alan Kurdi, Idomeni, migliaia di persone in cammino sull'onda delle primavere arabe e frontiere che si aprivano nello spirito dell'accoglienza e della solidarietà.A che punto siamo ora?
La seconda edizione del "Festival della rotta balcanica", attraverso incontri, proiezioni, laboratori, formazioni, musica e dibattiti cercherà di rispondere a questa domanda e approfondire quanto è avvenuto e sta avvenendo lungo una delle rotte migratorie verso l'Europa più battute ma meno raccontate.
A seguito dell'inaugurazione della mostra "Panta Rei: vite migranti lungo la rotta balcanica" prevista l'11 marzo (ore 18.00, Fondamenta San Giacomo 212, Giudecca) ideata e curata da Anna Clementi e Diego Saccora, si avrà il via il 13 marzo della serie di eventi previsti .
Durante le iniziative si è scelto di ascoltare molteplici voci che con passione, impegno, professionalità scelgono ogni giorno di stare su campo, a fianco delle persone in movimento, co-costruendo laboratori di solidarietà e lotta, testimoniando e denunciando, nella rivendicazione di esistenze, resistenze e diritti troppo spesso violati.
In questa edizione si è voluto offrire uno sguardo particolare all'evoluzione delle situazioni in diversi Paesi di partenza e a ciò che accade lungo le vie, senza dimenticare di parlare dello stato del diritto di asilo, delle condizioni di vita e di lavoro per chi poi si ferma e vive in Italia, i percorsi dei minorenni e delle donne.Un focus particolare, rivolto alle persone che perdono la vita o di cui le famiglie non hanno più notizie. Proprio il 14 marzo, ad esempio, si tiene l'incontro "Il diritto alla verità per i morti e i dispersi lungo le rotte " con Nihad Suljić - attivista di Tuzla, Erminia Rizzi - avvocata di ASGI e un attivista del Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino.
Le cene sociali serviranno per raccogliere sostegno a favore delle realtà che si occupano di dispersi e morti lungo le rotte dei Balcani e questo tema sarà l'asse portante per tutto il festival.
L'iniziativa si svolge grazie al sostegno della Fondazione di Venezia con il patrocinio del Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell'Università Cà Foscari e, per quanto riguarda il percorso didattico/esperienziale Panta rei, con il contributo dell'otto per mille valdese.
Il programma, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito dell'Associazione organizzatrice. potrà subire cambiamenti e qui pubblicheremo ogni eventuale aggiornamento.