Firmata una convenzione con il Comune di Rovereto: il Centro per la cooperazione internazionale vedrà una propria presenza anche a Rovereto. E' un ritorno sul territorio dato che proprio in seno alla Fondazione Opera Campana dei Caduti della città della quercia è nato OBC Transeuropa, una delle anime del CCI
Troverà casa - oltre alla storica sede a Trento di Vicolo San Marco, presso l'ex convento degli Agostiniani - anche in via Tartarotti a Rovereto, presso Palazzo Todeschi, il Centro per la cooperazione internazionale. Un ritorno nella Città della Quercia, dove a inizio anni ‘90 nacque l’Università Internazionale della Pace e una decina di anni dopo l’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa. La convenzione firmata il 13 maggio tra il Comune di Rovereto e il CCI è frutto di una collaborazione avviata già da tempo e in risposta alla vocazione di quest'ultimo di essere opportunità di scambi e legami tra il territorio locale, l’Europa e il livello internazionale.
“La volontà è quella di riempire di contenuti l’essere Città della Pace - spiega la consigliera delegata su queste tematiche Arianna Miorandi - il significato di questa convenzione è quello di rafforzare collaborazione tra il Centro e il Comune, per promuovere una cultura della Pace. In questi mesi c’è stata già una forte collaborazione che ha portato anche alla partecipazione di un bando all’ AICS, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha messo in rete Rovereto con Mantova e Cuneo, per progetti di promozione della cittadinanza attiva.”
Chiara Sighele, direttrice del CCI, ha sottolineato come la collaborazione con l'ente locale trentino sia già operativa da tempo: “Già la scorsa primavera abbiamo portato avanti un intenso lavoro con gli insegnanti delle scuole, embrione da cui si è sviluppata la Settimana civica che quest’anno ha visto importanti risultati. La Convenzione è uno strumento per dare maggior visibilità e razionalità per una cornice di lavoro che il Centro porta avanti da sempre. Per il Comune la sfida è quella di lavorare sul tema delle relazioni internazionali, partendo dal basso. Un tema difficile, sopratutto perché da un mondo bipolare siamo passati ad una moltitudine di centri di potere e la complessità è aumentata".
"Il Centro per la cooperazione internazionale è una finestra sul mondo – ha sottolineato l’assessora Giulia Robol - Rovereto vuole essere presente e avere la possibilità di competere su processi internazionali che il Comune da solo non avrebbe la forza di portare avanti. Utilizzare le conoscenze di un Centro che ha relazioni internazionali importanti come questo è per noi è una opportunità imperdibile. Abbiamo la possibilità di implementare dei progetti che il Centro già porta avanti, declinandoli sul territorio. È strategico avvalersi di queste competenze ed è un percorso in continua crescita”.
“Rovereto – spiega l’assessora alla cultura Micol Cossali - è una città che guarda all’Europa, al mondo, per mettere in campo relazioni e creare sinergie. Il Comune deve vedersi in questo ruolo di attore a livello internazionale, per offrire nuove opportunità. Grazie alla presenza del Centro per la cooperazione internazionale in città, possiamo dare vita e visibilità a realtà di alto livello, dove si punta su una vivacità che nasce dall’incontro, dallo scambio di professionalità che arrivano da tutto il mondo”.
Il CCI potrà entrare nella nuova sede di Palazzo Todeschi entro l’estate.