Ultimi appuntamenti a Formigine e a Maranello per la rassegna “Lo specchio di noi _ Balcani d’Europa” a cura di Roberta Biagiarelli, promossa dall'Associazione Magazzini San Pietro e Babelia & C. La proiezione del documentario "Alla ricerca di Europa", realizzato lungo il Mediterraneo da Piero Tassinari e Paolo Rumiz, e un incontro su calcio e nazionalismo con Gigi Riva giornalista per lungo tempo inviato nei Balcani
Ultimi appuntamenti a Formigine e a Maranello per la rassegna “Lo specchio di noi _ Balcani d’Europa”a cura di Roberta Biagiarelli, promossa da Associazione culturale Magazzini San Pietro e Babelia & C. - progetti culturali , con il contributo dei Comuni di Formigine, Fiorano Modenese e Maranello e di Kerakoll Spa.
Mercoledì 22 maggio alle ore 21.30 presso la Sala Consigliare del Castello di Formigine Alessandro Scillitani presenta il film documentario “Alla ricerca di Europa-looking for Europe” realizzato insieme a Piero Tassinari, storico e professore all’Università di Cardiff scomparso nel 2017, e allo scrittore e giornalista Paolo Rumiz. Ne dialogherà insieme a Giulia Bondi, giornalista Rai e viaggiatrice.
Il lungometraggio - proiettato in varie sale cinematografiche da Trieste a Bruxelles, da Genova a Matera registrando il tutto esaurito - documenta il viaggio in barca di tre uomini attraverso il Mediterraneo, tra isole turche e greche sulle tracce di leggende di ieri e paure di oggi: Alla Ricerca di Europa.
Gli interpreti sono Piero Tassinari, storico e skipper, e Paolo Rumiz, scrittore e viaggiatore, in un viaggio in cerca di Europa, attraverso il Mediterraneo, tra le isole turche e greche, tra leggende di ieri e paure di oggi. Europa è nata in Oriente, nelle terre dei Fenici. Fu Giove, innamorato di lei, a portarla via mare in Occidente dopo averla ingannata sotto le sembianze di un mansueto toro bianco. Piero Tassinari e Paolo Rumiz sentono il bisogno di mostrare cosa significhi essere europei, rintracciare dove nasce l’Europa. Da qui la follia di trasformare Moya, barca inglese che ha passato gran parte della sua esistenza in Inghilterra, in un toro, trovare le corna. Zeus si trasforma in toro, rapisce Europa dalla Fenicia, dall'Asia, la porta in Europa. Così, comincia il viaggio nel Mediterraneo, tra la Turchia e la Grecia, alla ricerca di Europa.
Giovedì 23 maggio alleore 21.00 all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranellosi svolgerà invece “Campo di Calcio Campo di Battaglia, tra sport e nazionalismo”, una serata pubblica di conversazione su una vicenda emblematica del rapporto perverso tra sport e politica con Gigi Riva,scrittore e giornalista attualmente editorialista del settimanale L’Espresso, autore del libro "L'ultimo rigore di Faruk" (Sellerio editore), una storia di calcio e di guerra,e Matteo Marani, giornalista sportivo, responsabile area eventi calcio Sky Italia, autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz: vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo” (Aliberti editore Reggio Emilia). Dialoga con gli autori Marco Nosotti, giornalista sportivo di Sky Sport, da anni inviato al seguito della nazionale maschile di calcio.
“L’ultimo rigore di Faruk” di Gigi Riva racconta la storia della dissoluzione della ex-Jugoslavia vista attraverso quella della sua squadra di calcio che era formata da calciatori provenienti da tutte le sei Repubbliche secessioniste e che si è dissolta insieme al Paese. L’occasione epica di tutta questa storia è racchiusa nel rigore che Faruk Hadžibegić, l’ultimo capitano della nazionale Jugoslava sbaglia contro l’argentina di Maradona il 30 giugno 1990 nel Mondiale italiano, la Jugoslavia viene eliminata e lui teme di essere la causa dello scoppio della guerra. Si immagina che, se la Jugoslavia avesse vinto quel mondiale, ci sarebbe stato un rigurgito di Jugoslavismo nazionalista che avrebbe allontanato la guerra. Il calcio usato dai leader nazionalisti come funzione di propaganda per il secessionismo.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
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