Al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, dal 5 maggio al 12 settembre si tiene la mostra “ Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia”, con l'esposizione di quasi cento opere di oltre sessanta artisti originari dei diversi paesi della regione. Previsti anche dibattiti e laboratori
Fonte: Articolo 21
Al MAXXI , Museo nazionale delle arti del XXI secolo, si può vedere dal 5 maggio al 12 settembre, la mostra “ Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia”, a cura di Zdenka Badovinac con Giulia Ferracci. Spiega Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “Gli artisti rappresentano spesso la prima linea nell’opposizione ai regimi e all’involuzione delle istituzioni democratiche; molti artisti con cui abbiamo lavorato ci hanno offerto una possibile rilettura del passato e una luce per esplorare il futuro. "Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia" racconta la scena artistica di un territorio complesso. Le voci e le sensibilità degli artisti indagano gli intrecci profondi dei nazionalismi e le conseguenze di un capitalismo estrattivo, ed esplorano anche un’altra visione della persona e della comunità. A ben vedere, evocano un’Europa sociale, sostenibile, in cui identità e culture diverse possano coesistere e arricchirsi l’un l’altra. È la scommessa su cui tutti dobbiamo impegnarci”.
Quasi cento opere di oltre sessanta artisti originari dei diversi paesi della ex Jugoslavia, raccontano un territorio attraversato da conflitti e la sua utopia – la Jugoslavia socialista – costruito inizialmente su un ideale di fratellanza. L’esposizione è dedicata ai minatori del bacino di Kolubara in Serbia, protagonisti della serie fotografica di Igor Grubić intitolata “Angels with dirty faces” che dall’alto dell’ingresso ci guardano in tuta, in nove grandi ritratti, i volti sporchi di fuliggine, seduti con alle spalle due ali bianche che spuntano dipinte sulle lamiere:
la caduta del regime di Milošević iniziò con il loro sciopero del 2000, al quale si unirono migliaia di altre persone. Le prime quattro sezioni (Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Speranza), contraddistinte dal colore azzurro, rappresentano gesta eroiche e valori per cui in passato si era disposti a lottare e a perdere la vita. Le altre quattro (Rischio, Individuo, Alterità, Metamorfosi) caratterizzate dal colore rosso, descrivono il mondo di oggi, nel quale l’essere umano è sempre meno in armonia con se stesso, con gli altri e con la natura.
“ Più grande di me” ha anche una serie di eventi che la completano: il palinsesto si aprirà con una tavola rotonda online, guidata dalle curatrici Zdenka Badovinac e Giulia Ferracci, dove alcuni dei protagonisti della mostra racconteranno le loro opere tramite contributi d’artista inediti. Spazio all’urbanistica con Lorenzo Pignatti che, a partire dal suo libro "Modernità nei Balcani", animerà il 9 giugno il dibattito "Da Le Corbusier a Tito " sull’avanguardia architettonica dell’area e su alcune figure storiche che hanno traghettato il paese nell’ oggi.
D’estate, il filosofo, sociologo e politologo Slavoj Žižek terrà una lectio magistralis sulla situazione politica e sociale dei Balcani. E ancora Marina Abramović icona dell’arte contemporanea, le cui performance hanno segnato un punto di non ritorno nella storia dell’arte. Infine la Videogallery ospiterà un focus di tre settimane in cui saranno mostrati i lavori di tre artisti presenti in mostra: Goran Dević, Igor Grubić e Anja Medved, che interverranno anche in un talk di apertura insieme a Marco Scotini.
Ancora il MAXXI Educazione proporrà due laboratori dedicati alle famiglie in cui, a partire dalle opere di Đorđe Balmazović e Nada Prlja, saranno approfonditi i temi legati alla narrazione storica delle figure eroiche nazionali e al rispetto della natura. Previsto un focus dedicato alla mostra anche tra le attività del campus estivo, mentre per il pubblico adulto c’è un ciclo di appuntamenti a tema dedicati all’emancipazione della figura femminile.