Redazione 21 maggio 2021
Ekaterina Ziuziuk presidente di Articolo21 del TAA e dell'Associazione bielorussi in Italia - da FNSI

OBC Transeuropa si aggiunge alla solidarietà espressa da Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, da Assostampa Trento e dal presidio di Articolo21 di Trento e Bolzano, a Ekaterina Ziuziuk, dell'Associazione bielorussi in Italia 'Supolka' vittima di calunnie e a Maryna Zolatava, caporedattrice della testata indipendente bielorussa Tut.by, perquisita in ufficio e a casa

Il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa Trento e il presidio di Articolo21 di Trento e Bolzano - di cui OBC Transeuropa fa parte - esprimono, attraverso una nota firmata dal segretario Rocco Cerone, dalla presidente Patrizia Belli e dal referente Roberto Rinaldi, la propria solidarietà a Ekaterina Ziuziuk, presidente di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell'Associazione bielorussi in Italia "Supolka", con sede a Trento.
«Se da un lato i canali Telegram filogovernativi hanno diffuso calunnie su Ekaterina e pubblicato i dati personali dei genitori e del fratello (dati anagrafici, residenza, numeri di cellulare), con l'invito rivolto al pubblico di sentirli e chiedere che cosa ne pensano del suo attivismo, dall'altro il mondo libero dell'informazione italiana continuerà la sua scorta mediatica appellandoci proprio all'articolo 21 della Costituzione italiana», affermano i portavoce di sindacato e Articolo21, esprimendo vicinanza anche alla caporedattrice Maryna Zolatava, della testata indipendente bielorussa Tut.by, perquisita in ufficio e a casa.

In Bielorussia proseguono le azioni di censura e repressione nei confronti di testate ma anche di singoli cittadini e cittadine, per oscurare le informazioni su cosa sta accadendo da mesi nel paese.

Come ha raccontato Ekaterina Ziuziuk, di recente intervistata da OBCT, "Per molti bielorussi, anche per noi all'estero, la data dalla quale è partito tutto è stata il 18 giugno 2020, la data dell’arresto di Viktar Babaryka, uno dei principali tre candidati alle presidenziali; se avessimo avuto le elezioni libere e trasparenti sarebbe adesso presidente della Bielorussia, perché godeva di un consenso molto ampio."

E così Ekaterina, che oggi rappresenta una delle fonti in lingua italiana dirette sul ciò che accade in Bielorussia, ha deciso di attivarsi. "Nonostante, dopo 16 anni qui in Italia, non avessi molti contatti con miei connazionali, e nonostante non mi occupassi direttamente di politica, ho subito cominciato a cercare altri bielorussi in Italia. Ne ho sentito il bisogno. Per me era chiaro che bisognava fare qualcosa, già allora, perché fin dall'inizio tutto faceva presagire le violenze che dopo abbiamo visto verificarsi. Mi rendevo anche conto che per quanto facessimo non avremmo potuto incidere su quanto stava avvenendo, ma allo stesso tempo non potevo sottrarmi."

Nel giugno del 2020 ha fondato l'Associazione bielorussi in Italia "Supolka" e attraverso la pagina Facebook produce giornaliere informazioni, aggiorna sulle minacce, sulle violenze e sugli arresti di giornalisti e giornaliste e attivisti. Per il suo grande lavoro di "giornalismo dei cittadini" e a difesa della libertà di espressione, il gruppo trentino di Articolo 21 le ha chiesto di assumere il ruolo di presidente.

Oltre ad esprimere solidarietà a lei e a Maryna Zolatava, caporedattrice della testata indipendente bielorussa Tut.by, si deve cercare di fare ciò che Ekaterina ha chiesto in conclusione dell'intervista: "Innanzitutto è importante continuare a parlare della Bielorussia: se si spengono i riflettori il regime potrà agire più indisturbato. Quindi questo è l'invito che rivolgo a tutti i media italiani."

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