Rossella Vignola 30 luglio 2014

L'eurodeputata verde Vicepresidente del Parlamento europeo, Ulrike Lunacek, ha rivolto un appello ai paesi candidati affinché vengano assicurate ai giornalisti le condizioni per svolgere il proprio lavoro senza timore di violenza ed intimidazioni

Fonte: BalkanInsight

Ulrike Lunacek, eurodeputata verde austriaca e vice Presidente del Parlamento europeo (PE), in un suo intervento a margine della presentazione di un rapporto sui casi di corruzione nel settore energetico nei paesi dell'Europa sud-orientale, ha rivolto un appello ai paesi candidati affinché venga assicurata ai giornalisti la possibilità di svolgere il lavoro d'inchiesta senza temere violenze ed intimidazioni.

La dichiarazione dell'eurodeputata, che è anche membro della Delegazione per le relazioni con la Bosnia e il Kosovo del PE, è stata resa in occasione della presentazione del rapporto "Winners and Losers: Who benefits from high-level corruption in the South East Europe energy sector", curato dall'organizzazione ambientalista See Change Network e presentato il mese scorso a Bruxelles nell'ambito della Settimana europea della sostenibilità energetica .

La ricerca raccoglie casi di corruzione ad alto livello nel settore energetico di paesi come Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia e mostra come le pratiche di corruzione abbiano ostacolato la sostenibilità dei modelli energetici dei paesi studiati, stimando in 10 milioni di euro i costi della corruzione nel settore dell'energia.

Tra i casi di corruzione presi in esame figura anche lo scandalo che ha coinvolto il Premier croato Ivo Sanader, condannato per aver ricevuto una tangente milionaria dall'azienda ungherese MOL, e il presunto caso di corruzione che avrebbe portato al dissesto finanziario dell'azienda pubblica dell'energia in Serbia, EPS.

I promotori del rapporto hanno chiesto all'Unione Europea di trattare la riforma del settore dell'energia come una priorità urgente e di monitorare attentamente le privatizzazioni e gli appalti pubblici di nuovi progetti e piani di investimento dei governi nel settore energetico, stimati in 30 miliardi di euro per i prossimi sei anni.

I portavoce della ong See Change Network, nel ricordare l'importanza del giornalismo investigativo, hanno ricordato che i giornalisti che hanno osato sfidare personalità importanti hanno subito pressioni, minacce ed intimidazioni o sono stati citati in giudizio per aver portato alla luce certe questioni. Inoltre, secondo quanto riportato dal sito Bankwatch.org , Leila Bičakčić, direttrice esecutiva del Centre for Investigative Journalism della Bosnia Erzegovina, ha sottolineato che sono necessarie nuove inchieste sulla corruzione di alto livello nel settore dell'energia perché una maggiore trasparenza nei processi decisionali e l'accesso alle informazioni contribuiscono ad illuminare gli spazi dove hanno luogo le pratiche di corruzione rendendone più difficile l'esecuzione.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea, nel quadro dei programmi di comunicazione del Parlamento Europeo. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto BeEU - 8 Media outlets for 1 Parliament