Si aprirà a breve il processo a Vitaly Markiv, combattente delle milizie ucraine arrestato nel giugno scorso a Bologna e accusato dell'uccisione in Ucraina del giornalista Andrea Rocchelli. Per mantenere alta l'attenzione sul caso, la FNSI organizza un’iniziativa pubblica a Pavia
Fonte: FNSI
Verità e giustizia per Andrea Rocchelli. Oggi, lunedì 9 aprile, alle 15.30, alla ex Chiesa di Santa Maria Gualtieri, in piazza Vittoria a Pavia, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana riaccendono i riflettori sull’omicidio di “Andy” Rocchelli, giornalista fotoreporter pavese che il 24 maggio 2014 è stato ucciso in Ucraina mentre realizzava un reportage sulla situazione e le sofferenze della popolazione civile del Donbass durante il conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Con lui perse la vita l’attivista russo per i diritti umani Andrej Mironov, mentre il giornalista francese William Roguelon rimase gravemente ferito.
L’incontro pubblico avviene in concomitanza con l’apertura del processo a Vitaly Markiv, un combattente volontario delle milizie ucraine, arrestato nel giugno scorso a Bologna, e accusato della morte di Andy dalla procura di Pavia, “in concorso con ignoti”. Processo che dovrebbe cominciare al Tribunale di Pavia nelle prossime settimane.
«Le istituzioni dei giornalisti saranno presenti e seguiranno da vicino il processo – ha dichiarato Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi – non solo per ricordare la figura di Andy Rocchelli ma perché c’è la necessità, ora più che mai, di ‘illuminare a giorno’ tutta la vicenda fino a quando si arriverà alla verità processuale su quanto accaduto ottenendo piena giustizia». «A quasi 4 anni dall’uccisione di Andy, la necessità di fare chiarezza sul suo omicidio non solo è un atto dovuto di giustizia per i suoi famigliari, ma è un bisogno inderogabile per tutti coloro che, come lui, hanno a cuore la verità e il dovere dell’informazione – dice il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini –. Il mondo del giornalismo deve avere il coraggio di essere costantemente presente su questo caso, e chiedere uno sforzo per fare luce sull’accaduto. Le omertà internazionali vanno abbattute, gli ostacoli alle indagini vanno rimossi: la verità deve emergere nel rispetto di chi ha perso la sua vita nel nome della libertà di informazione».
All’incontro di oggi saranno presenti, la famiglia Rocchelli accompagnata dagli avvocati Alessandra Ballerini e Emanuele Tambuscio, il presidente Fnsi Giulietti, il segretario generale aggiunto Fnsi e membro del Comitato Direttivo Efj Anna Del Freo, il sindaco di Pavia Massimo Depaoli, il senatore Luigi Manconi coordinatore dell’UNAR (Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni), Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia e il presidente Alg Perucchini.
Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto
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