Un antico codice tramandato oralmente che racchiude la saggezza dei Testi sacri e la tradizione del popolo abkhazo. L'Apsuara ha garantito la sopravvivenza dell'identità abkhaza nella storia.
Lavrik rimase in silenzio.
Non si aspettava niente di diverso. Conosceva l'Apsuara, il tacito codice d'onore abkhazo. La domanda doveva essere posta altre due volte, seguita per due volte dalla stessa risposta negativa.
Così infatti avvenne. Adesso toccava al cappellano. Le sue sentenze erano senza appello
(W. Gorecki, Pianeta Caucaso)
Negli ultimi anni l'Abkhazia ha acquisito fama come repubblica de-facto indipendente dalla Georgia, tuttavia non ancora riconosciuta dalla comunità internazionale. Poco si sa della cultura, delle tradizioni e dei costumi di questo paese.
In pochi sanno cosa sia l'Apsuara, il vero spirito che governa il popolo abkhazo. L'Apsuara è l'insieme di norme etiche che regola il comportamento e i rapporti degli abkhazi verso se stessi, verso gli altri e verso Dio. Tale definizione, neutra e riduttiva, non rende giustizia alla sacralità con cui gli abkhazi si accostano all'Apsuara. Più corretto è definirlo come la loro religione ufficiale. Ed effettivamente, se la religione è un elemento identificativo di un popolo, gli abkhazi, che siano cristiani, musulmani o pagani, si ritrovano tutti nell'Apsuara. In italiano il termine si potrebbe tradurre con l'orrendo neologismo "abkhazicità", che rende, seppur vagamente, il significato del termine.
In un senso più ampio la sfera d'azione dell'Apsuara riguarda tutto ciò che è abkhazo, compresi gli aspetti più ordinari della vita domestica, dai capi di vestiario alle specialità gastronomiche. In senso più stretto, o, se si vuole, più elevato, l'Apsuara riguarda quella sfera del sentire e del pensare al centro della quale si colloca l'abchazskij alamys, la coscienza abkhaza. L'Apsuara è prima di tutto un modo ben preciso di sentire e di pensare, e di conseguenza, di comportarsi.
Non ne esiste una codifica scritta, anche se è stata formulata la concreta proposta di introdurlo nelle scuole come materia di studio. L'Apsuara si tramanda oralmente, di generazione in generazione, da
padre a figlio. I genitori hanno l'obbligo morale di inculcare ai figli i precetti dell'Apsuara. Il bambino abkhazo impara a camminare, parlare e contemporaneamente a conoscere l'Apsuara, inteso come insieme di regole, rituali, precetti morali e tradizioni che sono vecchie quanto l'Abkhazia stessa. E' stato l'Apsuara che ha garantito la sopravvivenza dell'identità abkhaza durante i periodi difficili, dall'annessione all'Impero russo, con la conseguente russificazione, alla tragedia del machadžirstvo, nel 1867, la deportazione di massa in Turchia - fenomeno che ha riguardato anche altre popolazioni caucasiche, come i ceceni e i circassi - all'ultimo conflitto abkhazo-georgiano dei primi anni '90.
Sono proprio le minoranze abkhaze in Turchia, dove il rischio di assimilazione è maggiore, a mantenere più intensa l'osservanza dell'Apsuara, mentre in Abkhazia, dove ormai, anche con l'indipendenza de facto dalla Georgia, l'identità nazionale abkhaza è indiscussa ed è maggiore l'esposizione all'effetto livellante della cultura di massa il vincolo è meno sentito.
Quanto ai contenuti, riecheggia, nei proverbi, nei modi di dire, nelle massime, nelle favole, e in quant'altro funga da veicolo di trasmissione orale, l'antica saggezza biblica dei libri sapienziali
dell'Antico Testamento. Qoelet, Proverbi, Siracide, Sapienza sviluppano e sviscerano i 10 comandamenti di Mosè, ovvero le regole basilari per vivere rettamente: il primato di Dio, che tutto vede e tutto sa, il rispetto per il prossimo a partire dai genitori e, più in generale, degli anziani della comunità: "chi non onora l'anziano non conosce Dio" recita un detto abkhazo; "Chi teme il Signore rispetta il padre" è scritto nel libro del Siracide (Sir 3,7).
L'Apsuara non è un corpus immutabile di disposizioni e divieti, ma un organismo vivo che si è formato con il popolo abkhazo e che con esso si evolve. Per questo, oggi, le giovani coppie abkhaze, nel giorno del matrimoni, versano il vino sulle tombe dei caduti durante il conflitto abkhazo-georgiano. Si è aggiunta, così, alla catena dei brindisi una nuova formula, che viene incorporata nel codice abkhazo, e la storia lascia una sua traccia nell'Apsuara.
Si ringrazia per la consulenza scientifica: Kan Taniya (studente dello Studentato Internazionale di Rondine Cittadella della Pace, Sukhum - Abkhazia)
Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!
Commenti
Log in or create a user account to comment.