Pochi giorni fa si è spento a Rimini Don Oreste Benzi. La Comunità Papa Giovanni XXIII da lui fondata riparte proprio dalla sua città, con attività di formazione per interventi nonviolenti in zone di conflitto quale il Kosovo

06/11/2007 -  Nicole Corritore

Don Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII è morto il 2 novembre a Rimini all'età di 82 anni. Una vita dedicata al sostegno a persone in difficoltà, sfruttate, diseredate, soprattutto giovani. Figlio di operai e settimo di nove figli, entra in seminario a 12 anni e nel dopoguerra viene ordinato sacerdote. Nel 1968 fonda l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII con la quale, nell'arco di quasi quarant'anni di attività, apre 200 case-famiglia e oltre 30 comunità terapeutiche per il recupero di tossicodipendenti, ma avvia anche percorsi di intervento internazionale nonviolento in aree di conflitto.

Infatti nel 1992 un gruppo di ragazzi - obiettori di coscienza - dell'Associazione, interrogati dal conflitto jugoslavo che imperversava a poche centinaia di chilometri sull'altra sponda dell'Adriatico, hanno iniziato a trascorrere alcuni periodi nei campi profughi della Croazia. A breve organizzano una presenza continuativa, prima solo in Croazia, successivamente anche in Serbia e Bosnia Erzegovina. Nasceva così il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, denominato "Operazione Colomba", un progetto appunto di intervento nonviolento in zone di conflitto.

L'esperienza venne poi allargata ad altre aree di conflitto: in Sierra Leone (1997), in Kosovo e Albania (dal 1998), a Timor Est (1999), in Chiapas-Messico (1998-2002), in Cecenia-Russia (2000-2001), nella Repubblica Democratica del Congo (2001) e nella Striscia di Gaza (dal 2002), in Nord Uganda (dal 2005). Il progetto ha visto fino ad oggi il coinvolgimento di oltre 1.000 persone, tra volontari e cosiddetti "caschi bianchi" - giovani in servizio civile all'estero - proveniente da tutt'Italia.

In Croazia (a Zara, Karlovac, Sunja, Knin, Plavno, Vukovar, Zagabria), Serbia (a Belgrado e Sabac) e Bosnia Erzegovina (a Banja Luka, Mostar, Sarajevo), l'Operazione Colomba rimane a fianco delle popolazioni e dei rifugiati di ogni gruppo nazionale. Lavora per sostenere i bisogni umanitari della popolazione civile, per promuovere il dialogo fra i belligeranti e le persone divise dalla guerra, lavorando attivamente per la risoluzione pacifica dei conflitti, per riunire famiglie ed amici divisi dai fronti, per proteggere i diritti umani delle popolazioni civili.

Nel 1998 l'Operazione Colomba arriva in Kosovo, esattamente nell'area di Suva Reka per sostenere gli sfollati, proteggere le popolazioni dalla violenza e promuovere per quanto possibile il dialogo. L'inizio dei bombardamenti NATO su Serbia e Kosovo provoca un'interruzione della presenza che si sposta a lavorare a sostegno delle persone accolte in alcuni campi profughi in Albania e Macedonia. Nel giugno del 1999 il Corpo nonviolento di Pace rientra in Kosovo e dà vita a due presenze nell'area di Pec/Peja e Mitrovica. Oggi Operazione Colomba continua a lavorare nell'area di Gorazdevac, enclave serba vicina a Pec/Peja in interventi diversificati ed in stretta collaborazione con il Tavolo trentino con il Kosovo.

Le attività quotidiane di sostegno ai profughi, di mediazione tra comunità in conflitto, di azioni nonviolente di interposizione, di denuncia, di mediazione, vengono realizzate sul campo da giovani volontari che partono dopo aver seguito un percorso di formazione specifico, che si tiene in Italia ogni 4 mesi.

Il prossimo si terrà a Rimini, dal 3 al 19 dicembre, ed è aperto a tutti coloro che desiderano prepararsi all'esperienza all'estero - in Kosovo, Palestina e Nord Uganda - nell'ambito del Progetto Colomba. Un'esperienza di lavoro sul campo, della durata da 1 a 2 anni, che prevede la condivisione diretta della vita delle persone maggiormente colpite dalla violenza del conflitto: condividendo con loro la precarietà, le paure e le sofferenze create dalla guerra, cercando di dare risposte concrete alle loro esigenze quotidiane attraverso azioni specifiche e così conquistare la loro fiducia e rendere credibile la proposta nonviolenta.

Per ulteriori informazioni sul corso:
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Operazione Colomba
Via Mameli, 5 - 47900 Rimini
tel/fax: 0541 29005
e-mail:operazione.colomba@apg23.org
web: www.operazionecolomba.it


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