I molokan sono una popolazione di origine russa con un antico credo cristiano, stabilitasi quasi due secoli fa in Armenia. Dopo tempi di repressione culturale e nonostante le difficoltà economiche, convivono ora in armonia con gli armeni, restando orgogliosi della loro lingua e tradizioni
Di Boris Kyufaryan Caucasus Journalists Network , maggio 2006
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Maddalena Parolin
Dove prevale lo spirito russo, e ovunque si respira la Russia
Tutt'intorno le betulle frusciano nel vento. L'unico parco con questi alberi è stato piantato 170 anni fa, quando i primi molokan si stabilirono in Armenia. Lermontovo e Fioletovo, i due villaggi che essi fondarono, sono situati in una zona bellissima tra Dilijan e Vanadzor, e per questo attraggono così tanti turisti. Solamente qui si può gustare la vera bevanda di segale, il kvas, e le fragole con la panna. Per avere un ricordo di questi posti i turisti fotografano i personaggi caratteristici che vi incontrano - uomini con barbe lunghe e donne dai visi luminosi col fazzoletto bianco sul capo. I cristiani russi, con chiunque parlino, dicono di considerare l'Armenia la loro patria.
Sono conosciuti per la loro pazienza, laboriosità ed onestà. Vivono in pace e in intesa con gli armeni, riuscendo a mantenere le loro origini etniche. In particolare, pur conoscendo bene le tradizioni e la lingua locale preferiscono parlare la propria madrelingua. Restano fedeli alle loro tradizioni nazionali ed evitano anche i matrimoni misti.
Oggi Lermontovo e Fioletovo sono rimaste le ultime enclave russe in Armenia. Un tempo c'erano 22 villaggi come questi. Solamente nella regione di Tashir vivevano 12.500 russi. Ora invece rimangono solamente 450 persone, soprattutto anziani. Ci sono diverse ragioni per l'emigrazione di questi cittadini dal Paese, molte delle quali sono le stesse anche per gli emigranti armeni. Il motivo principale, naturalmente, è la disoccupazione, conseguenza del peggioramento delle condizioni di vita di molti nel Paese. Un tempo nella stessa Lermontovo le donne allevavano le volpi argentate in grandi fattorie ed esportavano le pregiatissime pellicce a Mosca. Le buone entrate e la presenza degli animali domestici permettevano loro di vivere tranquillamente e di crescere i figli.
I ragazzi molokan studiavano nelle scuole locali russe ed avevano l'opportunità di continuare la loro educazione in madrelingua nelle università del paese. Così fino al 1993 quando l'Armenia subì un blocco economico imposto da Iran e Turchia durante la guerra col Nagorno Karabak e rimase senza elettricità. Incominciò allora un processo migratorio che interessava anche i molokans. Un'altra questione rilevante fu la legge sulle lingue adottata dal precedente governo che essenzialmente limitava il diritto all'educazione dei cittadini russi. Tutte le strutture educative non armene, così come i dipartimenti di lingua russa nelle università, furono soppressi.
Ivan Semenov, responsabile del "Fondo di collaborazione dei conterranei russi nella Repubblica Armena", ritiene che sia proprio per questo motivo che migliaia di famiglie sono state costrette a lasciare il loro luogo di residenza.
"Si commise un errore," dice, testimoniando però anche il fatto che recentemente si è posto rimedio a quello sbaglio. "Ora nelle scuole sono state riprese le lezioni di russo: i ragazzi hanno la possibilità di avere un istruzione superiore nella loro madrelingua. Nella capitale Yerevan è stata aperta l'Università Statale Armena-Russa (Slava), dove studiano anche degli studenti molokan. Oggi c'è bisogno di raccogliere i pezzi di ciò che è andato perduto e proteggere il più possibile quello che è rimasto. Il governo dovrebbe prestare più attenzione ai problemi della comunità russa."
Parlando con Semenov si scopre che molti vecchi credenti fedeli ad un antica religione cristiana vivono nella capitale armena. Fedeli alla tradizione, molti di loro hanno famiglie molto ampie e si trovano col problema di trovare abitazioni sufficientemente grandi. La gente spera che gli uffici municipali possano aiutarli nel procurare un'area o concedendo uno dei tanti edifici incompleti presenti a Yerevan. Ci siamo interessati presso il dipartimento di legge ad Yerevan e abbiamo scoperto che la questione può essere risolta per altre vie. I molokan, come ogni altro cittadino del Paese, hanno uguale diritto ad acquistare terreni o costruire abitazioni. Possono presentare una richiesta collettiva a prendere parte nelle gare d'appalto per ottenere i terreni oppure fare domanda presso l'ufficio municipale nel loro luogo di residenza per acquistare un edificio incompleto. Ad Yerevan, tali terreni non vengono valutati secondo le normali relazioni commerciali, ma hanno un prezzo stabilito.
Continueremo a vivere insieme
Sono stato molte volte nelle comunità russe in Armenia e sono sempre stato deliziato con formaggio e i loro incomparabili crauti che vengono venduti anche nei mercati della capitale. Mi sono stati offerti funghi ed ho bevuto il te da un samovar bollente assieme a focacce appena sfornate. Tra l'altro gli alcolici sono banditi nelle famiglie molokan. Non vorrei essere privato di tutti questi piaceri!
Negli ultimi anni, i dipendenti dell'ambasciata della Federazione Russa hanno visitato Lermontovo e Fioletova e col loro aiuto sono state installate le condutture del gas e i contatori dell'elettricità. A volte durante i giorni della cultura, dell'arte od altri eventi particolari, compaiono visitatori dalla Russia. Di regola sulla strada si fermano nella vicina Dilijan. Anche qui i russi vivono uniti. In tutti gli hotel e pensioni gli ospiti vengono serviti da giovani belle ragazze di origine slava. Il sindaco della città, Djora Saghabalyan, non riesce nemmeno ad immaginarsi che Dilijan possa perdere le sue caratteristiche uniche introdotte con l'arrivo dei molokan.
Ricorda il film "Mimino" nel quale uno dei protagonisti tenta di convincere la gente che l'acqua del luogo è la seconda nel mondo per qualità. "Forse non è così per l'acqua dei rubinetti, ma certo per la nostra acqua minerale. "Frolova Balka" è senza dubbio la prima, Djora Saghabalyan ne è certo. In Russia, Germania e negli Stati Uniti vince solamente medaglie d'oro. Frol Ivanov fu uno dei primi a stabilirsi qui e scoprì questa acqua minerale terapeutica".
"La mia famiglia vive a Dilijan da oltre mezzo secolo" racconta il pensionato Nazik Dallakyan, parlando dei molokan. "Ora i miei vicini sono molokan. Non ho avuto la possibilità di studiare bene russo, ma i miei tre figli comunicando coi coetanei l'hanno appresa bene ed hanno frequentato l'università. Ora anche mio nipote studia all'università. E' una buona cosa che nelle scuole venga insegnata nuovamente la lingua russa. Questa è la nostra realtà, avere i vicini russi. E' bello sedersi con le signore anziane sulle bianche sedie di pietra e discutere di cose diverse. Siamo cresciuti insieme. Quando arriva la stagione estiva, si vendono i prodotti di Fioletovo, come i dolci caldi, agli ospiti che vengono qui a riposarsi - cinesi, georgiani e i nostri armeni russi ..."
Sapendo dello scopo della nostra visita, il sindaco di Lermontovo, Eduard Chakhalyan, anche lui nato e cresciuto qui, ci racconta il felice evento della recente visita del ministro dell'istruzione e della scienza, Sergo Yeritsyan, e del governatore della regione di Lori, Henrikh Kochinyan. Hanno promesso pubblicamente ai molokan che verrà costruita una nuova scuola a Lermontovo, dove anche i bambini del vicino paese di Antarashen potranno studiare. Ovviamente, parlano perfettamente il russo.
Sui molokan si veda anche l'articolo: Armenia: servizio civile - struttura militare
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