Numerosi i film in programma al prossimo Sarajevo Film Festival, tra cui “Djeca – Children of Sarajevo”, menzione speciale all’ultimo Festival di Cannes. Il film di Aida Begić non solo avrà il compito di aprire il Festival bosniaco ma farà anche il suo debutto italiano all'imminente 48° Mostra del nuovo cinema di Pesaro
Farà il suo debutto italiano alla 48° Mostra del nuovo cinema di Pesaro (in programma dal 25 giugno al 2 luglio) “Djeca – Children of Sarajevo” di Aida Begić. Il film bosniaco, menzione speciale di Un certain regard all’ultimo Festival di Cannes, sarà proiettato venerdì 29 alle 21.45 nella centrale piazza del Popolo alla presenza dell’attrice protagonista Marija Pikić. Il lungometraggio opera seconda della regista di “Snijeg – Snow”, che sarà distribuito nelle sale italiane da Kitchen a fine settembre, sarà tra i sette in lizza nel concorso internazionale intitolato a Lino Miccicché. La storica rassegna pesarese presenterà poi una retrospettiva su Nanni Moretti e la panoramica “Il cinema documentario oggi. L’Italia allo specchio” con i documentari che negli ultimi anni hanno raccontato il nostro paese tra crisi e cambiamenti.
Al bel “Djeca”, dove una giovane sarajevese orfana della guerra si imbatte in un ministro corrotto, spetterà anche il compito di inaugurare il Sarajevo Film Festival (www.sff.ba) in calendario dal 6 al 14 luglio. Ma prima ancora, tra i festival importanti dell’estate, si svolgerà quello ceco di Karlovy Vary alla 47° edizione (29 giugno - 7 luglio) dove nel concorso internazionale con “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana c’è il greco “Boy Eating the Bird's Food” dell’esordiente Ektoras Lygizos, allegoria di una nazione nella morsa della crisi economica.
Aspettando il Sarajevo Film Festival
Intanto Sarajevo ha annunciato buona parte del programma, a cominciare dal concorso lungometraggi che presenta nove film dell’area dell’Europa sudorientale. Il “Focus” allinea invece otto titoli prestigiosi, a cominciare dalla Palma d’oro di Cannes “Amour” dell’austriaco Michael Haneke e il doppio premio di Cannes (sceneggiatura e attrici) “Beyond the Hills” del romeno Cristian Mungiu.
A contendere l’Heart of Sarajevo alla Begić ci saranno due austriaci (“Crossing Boundaries – Grenzgänger” di Florian Flicker e “What is Love” di Ruth Mader), tre turchi (“Present Tense - Simdiki Zaman” di Belmin Söylemez, “Voice Of My Father - Babamin Sesi” di Orhan Eskiköy e Zeynel Doğan e “Beyond The Hill - Tepenin Ardi” di Emin Alper, tutti esordienti), un serbo (l’opera prima “Redemption Street - Ustanička Ulica” di Miroslav Terzić), un macedone (“The Woman Who Brushed Off Her Tears” di Teona Strugar Mitevska) e un romeno (“Everybody in Our Family - Toată lumea din familia noastră” di Radu Jude). Significativo che tre pellicole e mezza siano opera di registe donne e che metà concorso sia composto da esordienti. Se i film di Jude, Mitevska e Alper sono già stati presentati in diverse sezioni al Festival di Berlino, altri sono delle novità. Particolare interesse suscita, sulla carta, il film serbo, con Uliks Fehmiu e Rade Šerbedžija interpreti, ancora sui crimini di guerra.
Nel Focus ci sono il serbo “Clip – Klip” di Maja Miloš, già vincitrice a Rotterdam, l’ungherese “Just The Wind” di Bence Fliegauf, dura storia di pregiudizi e violenze contro i rom premiato con l’Orso d’argento a Berlino, “Alps – Alpeis” del greco Yorgos Lathimos premiato a Venezia, “Summer Book” del turco Seyfi Teoman e il film a episodi “Hungary 2011” prodotto da Bela Tarr che ha coinvolto i maggiori cineasti magiari. Per l’Oper Air già annunciati la divertente beffa proletaria “The Angel’s Share” di Ken Loach, premio della giuria a Cannes, il campione d’incassi in tutta Europa, il francese “Quasi amici” di Olivier Nakache ed Eric Toledano e “I, Anna” di Barnaby Southcombe con Charlotte Rampling, che nell’occasione tornerà nella capitale bosniaca. Infine una dozzina di cortometraggi provenienti da quasi tutti i paesi dell’area.
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