La società civile, il mondo accademico, cittadine e cittadini della regione balcanica, dell'UE e degli Stati Uniti hanno scritto una lettera rivolta ai rispettivi governi per denunciare e impedire la deriva etno-nazionalista che sembra sempre più prendere piede nei Balcani occidentali, di cui i recenti "non paper" sono un esempio eclatante
Fino al 2018, la dichiarazione standard rilasciata dalla maggior parte dei governi occidentali sul tema Balcani rifletteva pienamente l'ideale di un'Europa "intera, libera e in pace": non sarebbe stato consentito alcun ulteriore perseguimento di cambiamenti di confine o etnoterritorialismo. L'uguaglianza delle cittadine e dei cittadini e l'accettazione della realtà storica della multietnicità di tutti i Balcani occidentali era presentato come un prerequisito non solo per l'integrazione euro-atlantica, ma anche per il mantenimento della pace e della sicurezza globale dopo una serie di guerre che avevano ucciso oltre 130.000 persone in un decennio.
Per ben oltre un decennio, prima del 2018, la politica dell'Occidente nella regione è andata avanti con il pilota automatico burocratico: formalmente fedele ai criteri di Copenaghen ed ai valori e standard liberal-democratici, ma sempre più distratta e tendente al formalismo e al transazionalismo con le élite locali. Questa politica zombie ha permesso l'allargamento della NATO e dell'UE senza una vera risoluzione delle controversie in sospeso con i vicini. Questo errore è stato segnalato in quel momento e ora è possibile vederne gli effetti.
Un populismo nazionale autoritario intrinsecamente polarizzante, che ricorda quello visto nell'ex Jugoslavia a partire dalla fine degli anni '80, si è fatto sempre più evidente in un certo numero di Stati membri dell'UE e negli Stati Uniti con l'elezione di Donald Trump. Questo cocktail di fattori ha accelerato la traiettoria negativa della democrazia nei Balcani occidentali. L'unico sviluppo positivo in questo periodo, la svolta (ora in gran parte sperperata) nella Macedonia del Nord, è arrivato non grazie alla politica dell'Occidente, ma a dispetto di essa. La pressione popolare ha costretto l'UE e gli Stati Uniti a forzare Gruevski a nuove elezioni, poi a rispettarne i risultati.
L'accoglienza, prima da parte di Federica Mogherini dell'UE e poi dal governo degli Stati Uniti, della proposta di partizione del Kosovo fatta nell'estate 2018 dal presidente serbo Aleksandar Vučić e dalla sua controparte kosovara Hashim Thaçi (variamente pubblicizzata come "scambio di territori", "demarcazione" e "correzione dei confini") ha buttato alle ortiche quasi due decenni di politica transatlantica (e nel caso dell'America, bipartisan). Le agende nazionaliste rimaste incompiute in tutta la regione ne hanno preso immediatamente atto: i sogni etno-nazionalisti non erano mai scomparsi nei Balcani, ma erano semplicemente stati soppressi e scoraggiati da un Occidente che sperava che il processo di allargamento dell'UE avrebbe ovviato alla necessità della deterrenza. Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik aveva a lungo sostenuto lo scioglimento statale della Bosnia Erzegovina, quindi ha preso l'occasione al volo. Vučić ha accennato con intenzione alla necessità di buoni rapporti tra “serbi e albanesi”, con la chiara implicazione che i confini nella regione non sono sacrosanti, ma negoziabili.
Ciò è attualmente visibile nella politica congiunta dell'UE e degli Stati Uniti in Bosnia Erzegovina, dove (mimetizzata nei discorsi sull'integrità elettorale) l'intenzione di "modificare la legge elettorale" si estende in realtà anche alle demarcazioni dei confini interni e alla concessione al leader dell'HDZ Dragan Čović del suo vecchio sogno di una terza entità croata de facto o de jure: il Santo Graal etno-territoriale dei nazionalisti più divisivi. Ancora peggio, il sostegno occidentale (UE/USA/Regno unito) a questo intento sta strumentalizzando i casi Sejdić-Finci, Zornić e Pilav, anche se queste sentenze obbligano la Bosnia Erzegovina ad aprire lo spazio politico, non a rafforzare l'ordine feudale. La Croazia si è fatta sentire durante questo dibattito per fare pressioni sulle rivendicazioni etnoterritoriali croate all'interno della BiH. Il non-paper proposto dalla Croazia con le illiberali Bulgaria, Ungheria e Slovenia, insieme alla Grecia, collega minacciosamente la disfunzione dello stato (i risultati promessi di Čović e Dodik) al controllo delle frontiere dell'UE, per accendere ulteriormente le paure di destra e di estrema destra su migranti e richiedenti asilo.
In diretta conseguenza di questa politica moralmente priva di timone, la scorsa settimana abbiamo toccato di nuovo il fondo. Mentre la veridicità del documento è ancora fortemente contestata, un presunto "non paper" presentato dal primo ministro sloveno Janez Janša propone l'unificazione di albanesi, serbi e croati nella regione, dividendo la Bosnia Erzegovina, la Macedonia del Nord e il Kosovo, ma lasciando il Montenegro curiosamente intatto e non toccando il Sangiaccato serbo. Qualunque sia la provenienza del "non-paper", non c'è dubbio che esista una schiera sincera di sostenitori di tali programmi etno-nazionalisti. L'intento principale potrebbe essere quello di rendere più digeribili le modifiche al di sotto di questa soglia. Tuttavia, nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dalla convinzione che i tentativi di raggiungere questi obiettivi potrebbero essere fatti senza violenza massiccia e movimenti forzati della popolazione. Molti dalla "parte sbagliata" delle linee esistenti e proiettate sulle mappe sono vulnerabili, e lo sanno.
Il primo ministro albanese Edi Rama, autoproclamato capo nazionale e tra i probabili beneficiari di tale spartizione, afferma di aver discusso del “non-paper” con Janša. È importante che tale proposta sia negata e respinta, oppure confermata dal presidente della Commissione europea e dal presidente del Consiglio dell'UE. Se fosse davvero genuina, allora la prossima presidenza della Slovenia dovrebbe essere messa in discussione, poiché sarebbe delirante credere che non ci sarebbe un impatto morale, reputazionale e materiale sulla sicurezza dell'UE durante il suo mandato.
C'è ancora tempo per gli Stati Uniti e l'UE per arrestare l'attuale traiettoria, che finirà per sfociare nella violenza, ma solo se i vertici del governo avranno la volontà di confrontarsi con la realtà di una politica fallimentare condotta fino ad oggi. Conferire alle forze deterrenti nella regione (EUFOR e KFOR) forza e mobilità credibili è necessario da tempo per garantire che una visione di sicurezza globale basata sui valori non sia semplicemente retorica.
Noi firmatari, rappresentanti della società civile, del mondo accademico e cittadine e cittadini di tutta la regione e oltre, compresi l'UE e gli Stati Uniti, imploriamo i presidenti Biden, von der Leyen e Michel, e il Segretario generale Stoltenberg, nonché i capi di governo dei principali stati membri dell'UE e della NATO, a riconoscere il pericolo chiaro e presente prodotto dalle loro attuali politiche e a ricalibrarle di conseguenza.
Cordialmente,
1. Prof. Dr. Mehmed Akšamija, member of Montenegrin Academy (CANU) Montenegro
2. Mustafa Alagić, economist and businessman, Bosnia and Herzegovina
3. Stephen Albert, Former English language Editor BosNet, Montreal, Canada
4. Safet Alispahić, political scientist, Sydney, Australia
5. Andy Aydın-Aitchison, Senior Lecturer in Criminology, School of Law, University of Edinburgh, Scotland, UK
6. Dr. Sabahudin Bajramović, Professor, Faculty of Agriculture and Food Sciences, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
7. Jessie Barton-Hronešová, Oxford Dept. of Intl. Development, St. Antony’s College, University of Oxford, UK
8. Dr. Miroljub Barać, Professor, Faculty of Agriculture, University of Belgrade, Serbia
9. Svetislav Basara, writer, Serbia
10. Professor Hazim Bašić, Faculty of Mechanical Engineering, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
11. Dr. Kurt Bassuener, Senior Associate, Democratization Policy Council / CSTPV, University of St. Andrews; Dundee, Scotland, UK
12. Boban Batrićević, historian, Montenegro
13. Mr Nemanja Batrićević, political scientist, Montenegro
14. Ludwig Bauer, writer, Croatia
15. Edina Bećirević, Professor of Security Studies, University of Sarajevo
16. Samir Beharić, Fellow of the Transatlantic Inclusion Leaders Network (TILN) of the German Marshall Fund of the United States, Bosnia and Herzegovina
17. Biljana Bejkova, activist, North Macedonia
18. Mira Bekar, university professor, North Macedonia
19. Paolo Bergamaschi, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Italy
20. Živan Berisavljević, ambassador, Serbia
21. Milivoj Bešlin, historian, Serbia
22. Dr. Florian Bieber, University of Graz, Austria
23. Sonja Biserko, Helsinki Committee for Human Rights in Serbia
24. Srđan Blagovčanin, Chairman, Transparency International Bosnia and Herzegovina
25. Assoc. prof. dr. Ana Bojinović Fenko, University of Ljubljana, Slovenia
26. Rade Bojovic, Gradjanska inicijativa 21. Maj, Montenegro
27. Dr Marko Božić, lawyer, Serbia
28. Draga Božinović, journalist, Serbia
29. Nerma Bucan, Office of Christian Schwarz-Schilling
30. Nenad Čanak, President of LSV, Serbia
31. Svetlana Cenić, economist, Bosnia and Herzegovina
32. Dr. Luisa Chiodi, Director, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, Trento, Italy
33. Prof. Dr. Sci. Ana Chupeska, North Macedonia
34. Norman Cigar
35. Miloš Ćirić, political scientist, Serbia
36. Prof. Dr. Nerzuk Ćurak, political scientist, Bosnia and Herzegovina
37. Tarik Čengić, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
38. Prof. Dr. Adnan Čirgić, philologist, Montenegro
39. Sabina Čoko, manager, Bosnia and Herzegovina
40. Darimir Ćurčić, pedagogue, secondary school director, Bosnia and Herzegovina
41. Prof. Dr. Hamid Čustović, Agricultural and Nutritional Faculty, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
42. Abdulah Daul, Bosnia and Herzegovina
43. Dr. Sedad Dedić, Constitutional and Administrative Law, Faculty of Law, University of Zenica, Bosnia and Herzegovina
44. Dr. Johanna Deimel, Independent Analyst on Southeast Europe/Western Balkans, Munich, Germany
45. Alex Denev, lawyer, North Macedonia
46. Ana Dević, sociologist, Serbia
47. Prof. Dr. Ismet Dizdarević, Professor emeritus, social psychologist, Faculty of Philosophy, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
48. Tanya L. Domi, Columbia University, NYC, US
49. Pavel Domonji, political scientist, Serbia
50. Momo Dragićević, journalist and satirist, Bosnia and Herzegovina
51. Dino Dupanović, historian, Bosnia and Herzegovina
52. Srđan Dvornik, translator, consultant, Croatia
53. Srećko Đukić, ambassador, Serbia
54. Slavko Đurđić, journalist, Montenegro
55. Aleksandra Đurić-Bosnić, culturologist, Serbia
56. Draško Đuranović, Editor of Pobjeda, Montenegro
57. Tinka Đuranović, sculptor, Montenegro
58. Peter Emerson, the de Borda Institute, Belfast, Northern Ireland, UK
59. Ljubomir Filipović, political scientist, Montenegro
60. Prof. Dr. Salih Fočo, Philosophical Faculty, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
61. Muhamed Gačanović, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
62. Rasim Gačanović, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
63. Senid Gerin, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
64. Davor Gjenero, political scientist, Croatia
65. Sabit Grabus, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
66. Dr Dinko Gruhonjić, journalist, University professor, Serbia
67. Orhan Hadžagić, journalist, Bosnia and Herzegovina
68. Prof. Dr. Sabahudin Hadžialić, CSF, UNINETTUNO University, Rome, Italy
69. Prof. Dr. Enver Halilović, philosophy and sociology, ex-Rector University of Tuzla, diplomat, Bosnia and Herzegovina
70. Prof. Dr. Enver Halilović, member of the Montenegrin Academy (CANU), Montenegro
71. Dr. Rizvan Halilović, doctor of legal sciences, Bosnia and Herzegovina
72. Baroness (Arminka) Helić, UK
73. Aleksandar Hemon, Princeton University, US
74. Dr. Marko Attila Hoare, Sarajevo School of Science and Technology, Bosnia and Herzegovina
75. Dr. Carole Hodge, political scientist, University of Glasgow, Scotland, UK
76. Sejfudin Hodžić, Zvornik, Bosnia and Herzegovina
77. Dr. Andi Hoxhaj, University of Warwick, School of Law, UK
78. Sead Husić, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
79. Mubera Isanović, professor, social activist, Bosnia and Herzegovina
80. Amb. Victor Jackovich (ret.), first U.S. Ambassador to the Republic of BiH, Member of Board, Vienna Economic Forum
81. Esad Jaganjac, Senior Mechanical Engineer at Deregallera, London
82. Dr.-Ing. Jasmin Jahić, Research Associate, Department of Computer Science and Technology, University of Cambridge, UK
83. Boško Jakšić, journalist, Serbia
84. Antun-Zvonimir Jan, civic activist, Bosnia and Herzegovina
85. Goran Janev, professor of social Anthropology, North Macedonia
86. Duško Janjić, Forum for Ethnic Relations, Serbia
87. Ferhad Jašarević, law graduate, Bosnia and Herzegovina
88. Nerma Jelačić
89. Jadranka Jelinčić, Doctor of Legal Sciences
90. Richard Johnson, U.S. Foreign Service Officer, retired
91. Ivana Jordanovska, PhD Student at University of Southern California
92. Matt Joseph, Dayton City Commissioner, Dayton, Ohio, US
93. Đokica R. Jovanović, sociologist, Serbia
94. Mića Jovanović, journalist, Serbia
95. Pero Jurišin, Senior Consultant at the City of Split, Croatia
96. Prof. Dr Husnija Kamberović, historian, Bosnia
97. Dr. Tomasz Kamusella, Reader, School of History, University of St. Andrews, Scotland, UK
98. Jasmina Kapetanović, architect/software developer, Amstelveen Netherlands
99. Planinko Kapetanović, Bosnia and Herzegovina
100. Dženeta Karabegović, University of Salzburg, Austria
101. Dr. Soeren Keil, Canterbury Christ Church University, UK
102. Prof. Dr. Izudin Kešetović, Finance and Financial Policy, University of Tuzla, Bosnia and Herzegovina
103. Dr. sc. Branko Kirigin, archeologist, Croatia
104. Suzana Kirandžiska, Executive Director Foundation for Education and Cultural Initiatives, North Macedonia
105. Izabela Kisić, Helsinki Committee for Human Rights in Serbia
106. Aleksandar Knežević, Professor emeritus, Faculty of Mechanical Engineering, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
107. Prof. Dr. Olivera Komar, political scientist, University of Montenegro
108. Prof. Dr. Ivo Komšić, Faculty of Philosophy, University of Sarajevo, UNSA, ex-member of the Presidency of the Republic of Bosnia and Herzegovina
109. Dr. Slaven Kovačević, Faculty of Administration, University of Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
110. Richard Kraemer, Head of Balkans Program, European Values Center for Security Policy, Prague, Czechia
111. Marion Kraske, political analyst/journalist, Hamburg, Germany
112. Dr. Gëzim Krasniqi, Lecturer in Nationalism and Political Sociology, University of Edinburgh, Scotland, UK
113. Strajo Krsmanović, dramatist, Director of Art Gallery, Bosnia and Herzegovina
114. Ana Krstinovska, President of Estima, Skopje, North Macedonia
115. Professor Slavo Kukić, Member of the Academy of Sciences and Arts of Bosnia and Herzegovina, sociologist, Bosnia and Herzegovina
116. Adil Kulenović, President of Circle 99, professor and journalist, Bosnia and Herzegovina
117. Haris Kulenović, journalist and scenarist, Bosnia and Herzegovina
118. Mirza Kulenović, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
119. Mirsad Kunić, university professor, Bosnia and Herzegovina
120. Tarik Kupusović, retired professor and researcher, hydraulic engineering, Bosnia and Herzegovina
121. Professor Senadin Lavić, Faculty of Political Science, University of Sarajevo
122. Dr. Lazar Lazić, university professor, Serbia
123. Slaviša Lekić, journalist, Serbia
124. Peter Lippman, author, Surviving the Peace: The Struggle for Postwar Recovery in Bosnia-Herzegovina, Seattle, UK
125. Željko Majstorović, physicist and climatologist, Bosnia and Herzegovina
126. Prof. Dr. Fatima Mahmutćehajić, university professor, Bosnia and Herzegovina
127. Rusmir Mahmutćehajić, International Forum Bosna, Bosnia and Herzegovina
128. Srđan Mandić, politician, Bosnia and Herzegovina
129. Eric Manton, Consultant, OSCE, Skopje, North Macedonia
130. Mr. Milan Marković, philologist, Serbia
131. Tomislav Marković, journalist, Serbia
132. Slobodanka Markovska, university professor, North Macedonia
133. Dr. Branislav Marović, historian, Montenegro
134. Fikret Mehović, Global Security Expert, Sarajevo
135. Nataša Micić, former Parliament Speaker, Serbia
136. Nedim Milanović, manager, Bosnia and Herzegovina
137. Dr. Aleksandar R. Miletić, historian, Serbia
138. Ema Markoska Miličin, translator, North Macedonia
139. Vladimir Milichin, theater director, North Macedonia
140. Srđan Milošević, historian, Serbia
141. Fata Muftić, professor of sociology, Faculty of Political Science, University of Sarajevo
142. Jasmin Mujanović, PhD, US
143. Dr. Asim Mujkić, Faculty of Political Sciences, University of Sarajevo
144. Dino Mustafić, film and theater director, Bosnia and Herzegovina
145. Fadil Mušanović, retired judge, Bosnia and Herzegovina
146. Sead Nazibegović, university professor, Bosnia and Herzegovina
147. John Paul Newman, Maynooth University, Ireland
148. Sir Geoffrey Nice, Geoffrey Nice Foundation, UK
149. Tamara Nikčević, journalist, Montenegro
150. Andrej Nikolaidis, writer and journalist, Montenegro
151. Boris A. Novak, playwright, Slovenia
152. Professor John O' Brennan, Maynooth University, Ireland
153. Ivan Obradović, university professor, Serbia
154. Aleksandar Olenik, lawyer, Serbia
155. Edin Omerčić, historian, Institute for History UNSA, Bosnia and Herzegovina
156. Dr. Senad Oprašić, UNSA, ecology expert, Bosnia and Herzegovina
157. Ms. Sanja Orlandić, philosopher, Montenegro
158. Ratko Orozović, director and satirist, Bosnia and Herzegovina
159. Маrija Pandevska, university professor, North Macedonia
160. Žarko Papić, Director IBHI (Independent Bureau for Humanitarian Interests), Bosnia and Herzegovina
161. Safet Pašić, Ex-Ombudsman for Human Rights, Bosnia and Herzegovina
162. Lulzim Peci, Director KIPRED, Kosovo
163. Senad Pećanin, journalist, Bosnia and Herzegovina
164. Mirko Pejanović, academician and political scientist, Vice President of the Academy of Sciences and Arts of BiH, ex-member of the Presidency of the Republic of Bosnia and Herzegovina
165. Prof. Dr. Marinko Pejić, Professor emeritus, Pedagogical Faculty, University of Sarajevo
166. Dr. Latinka Perović, historian, Serbia
167. Prof. Dr. Milenko A. Perović, university professor, Serbia
168. Dr. Valery Perry, Senior Associate, Democratization Policy Council, Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
169. Tanja Petovar, lawyer, Serbia
170. Violeta Petroska-Beshka, Professor of Psychology, President, Center for Human Rights and Conflict Resolution, Skopje, North Macedonia
171. Dr. David Pettigrew, Southern Connecticut State University, New Haven, CT, USA
172. Vesna Pešić, sociologist, Serbia
173. Jusuf Piralić, Business Magazine, Bosnia and Herzegovina
174. Amna Popovac, Mostar, BiH
175. Milorad Popović, writer, Montenegro
176. Dr. Adnan Prekić, historian, university professor, Montenegro
177. Nenad Prokić, playwright, Serbia
178. Branka Prpa, historian, Serbia
179. Randall Puljek-Shank, PhD, Bosnian-American Friendship Association, Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
180. Vesna Pusić, Sociologist, former Minister of Foreign and European Affairs, Croatia
181. Aleksandra Radoman-Kovačević, educational expert, Montenegro
182. Aleksandar Radoman, philologist, Montenegro
183. Šeki Radončić, journalist and writer, Montenegro
184. Duško Radosavljević, university professor, Serbia
185. Snežana Rakonjac, journalist, Montenegro
186. Prof. Dr. Šerbo Rastoder, member of Montenegrin Academy (CANU), Montenegro
187. Božo Repe, historian, Slovenia
188. Prof. Dr. Petra Roter, University of Ljubljana, Slovenia
189. Farida Sadiković, medical doctor, Bosnia and Herzegovina
190. Prof. Dr. Lada Sadiković, Vice-Dean, Faculty of Criminology and Security Studies, University of Sarajevo
191. Dr. Slobodan Sadžakov, university professor, University of Novi Sad, Serbia
192. Adnan Salkić, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
193. Momir Samardžić, historian, Serbia
194. Prof. Dr. Nikola Samardžić, historian, Serbia
195. Dr. Zlatan Sarić, Prof., Faculty of Agriculture and Food Sciences, University of Sarajevo
196. Prof. Dr. Christian Schwarz-Schilling, former Federal Minister and international High Representative; Büdingen, Germany
197. Stefan Schwarz, Germany
198. Nedim Sejdinović, journalist, Serbia
199. Aleksandar Sekulović, lawyer, Serbia
200. Envera Selimović, journalist, Bosnia and Herzegovina
201. Daniel Serwer, Johns Hopkins SAIS/Peacefare.net, Washington DC
202. Abdulah Sidran, writer, Member of the Academy of Sciences and Arts of Bosnia and Herzegovina, Bosnia and Herzegovina
203. Nijaz Skenderagić, businessman, Bosnia and Herzegovina
204. Mehmet Slezović, painter, Serbia
205. Dr. Nijaz Sofić, ophthalmologist, Sydney, Australia
206. Prof. Dr. Džemal Sokolović, sociologist, Faculty of Political Science University of Sarajevo / University of Bergen, Norway
207. Мenka Spirovska, consultant for environment and health security, North Macedonia
208. Simona Spirovska Kostovska, actress, North Macedonia
209. Mr. Nemanja Stankov, political scientist, Montenegro
210. Danica Stefanović, pedagogue
211. Ivan Stefanovski, Executive Director, EUROTHINK-Center for European Strategies, Skopje
212. Lidija Stevanović, actress, Montenegro
213. Prof. Dr. Dubravka Stojanović, historian, Serbia
214. Dr. Milan Subotić, sociologist, Serbia
215. Emir Suljagić, Director of the Memorial Center in Potočari (Srebrenica), Bosnia and Herzegovina
216. Prof. Dr. Nedim Suljić, Vice-Dean, Faculty of Mining, Geology, and Civil Engineering, University of Tuzla, BH/US Academy of Arts and Sciences
217. Hazim Šabanović, International Forum Bosnia, Bosnia and Herzegovina
218. Dino Šakanović, historian, Bosnia and Herzegovina
219. Đorđe Šćepović, writer, Montenegro
220. Senada Šelo Šabić, Senior Research Associate, Institute for Development and International Relations (IRMO), Zagreb
221. Stana Šego, retired educational inspector, Bosnia and Herzegovina
222. Renad Šeremet, mechanical engineer, Bosnia and Herzegovina
223. Bojan Šošić, psychologist, Association of Independent Intellectuals Circle 99, Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
224. Darko Šuković, journalist, Montenegro
225. Tanja Šuković, journalist, Montenegro
226. Srđan Šušnica, Master of Cultural and Religious Studies and Graduate of Law, Bosnia and Herzegovina
227. Martin Tais, physicist and climatologist, Bosnia and Herzegovina
228. Prof. Lamija Tanović, Chair, Humanity in Action, Bosnia and Herzegovina
229. Petar Todorov, historian, North Macedonia
230. Rako Todorović Todor, painter, Montenegro
231. Dr. Tijana Todorović, visual artist, Montenegro
232. Aleksandra Tomanić, Executive Director, European Fund for the Balkans, Belgrade
233. Ambassador Osman Topčagić (retired), Sarajevo
234. Rada Trajković, medical doctor, Serbia
235. Dragana Tripković, playwright, Montenegro
236. Dr. Nevenka Tromp, University of Amsterdam, Holland
237. Dr. Sead Turčalo, Dean of the School of Political Sciences, University of Sarajevo
238. Boris Varga, political scientist, Serbia
239. Dion van den Berg, Team leader Europe at PAX for Peace, the Netherlands
240. Jelena Vasiljević, Senior Research Associate, Institute for Philosophy and Social Theory, University of Belgrade
241. Faruk Vele, journalist, Bosnia
242. Miodrag Vlahović, ambassador, Montenegro
243. Azem Vllasi, lawyer, politician and publicist, Prishtina, Kosovo
244. Toby Vogel, Senior Associate, Democratization Policy Council, Brussels, Belgium
245. Nikola Vučić, journalist, Bosnia
246. Čedomila Vujosević Đurđić, journalist, Montenegro
247. Zoran Vuletić, President of GDF, Serbia
248. Bodo Weber, Senior Associate, Democratization Policy Council, Berlin, Germany
249. Dr. Jonathan Wheatley, Senior Lecturer in Comparative Politics, School of Social Sciences, Faculty of Humanities and Social Sciences, Oxford Brookes University, UK
250. Dr. Mark Wheeler, Wivliscombe, Somerset, UK
251. Dr. Tim Wilson, Director, Handa Centre for the Study of Terrorism and Political Violence (CSTPV), School of International Relations, University of St. Andrews, Scotland, UK
252. Laura Wise, Research Associate, University of Edinburgh, Scotland, UK
253. Visat Xhambazi, D4D, Prishtina, Kosovo
254. Olga Zirojević, historian, Serbia
255. Azra Zornić, citizen of Bosnia and Herzegovina
256. Rajko Živković, journalist, Bosnia and Herzegovina
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