BiH 2014: la morte di Tihić

26 settembre 2014

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Sulejman Tihić, il presidente del Partito di azione democratica SDA, è morto ieri sera a Sarajevo nel pieno della campagna elettorale bosniaca.

Tihić, che era malato da tempo, era ricoverato nell'ospedale di Koševo. Verrà sepolto nella sua città natale, Bosanski Šamac, dopo la cerimonia funebre che si svolgerà domattina a partire dalle 11 a Sarajevo prima nei locali del Parlamento nazionale e poi nella centrale piazza Bosnia Erzegovina.

Tihić guidava l'SDA, il maggiore partito bosniaco musulmano, dal 2001. Era stato eletto alla presidenza del partito anche grazie al sostegno del fondatore dell'SDA e primo presidente della Bosnia Erzegovina, Alija Izetbegović. Nel corso degli anni era riuscito a mantenere la direzione dell'SDA nonostante la rivalità interna al partito che lo aveva opposto al figlio di Alija, Bakir Izetbegović, attuale presidente della Bosnia Erzegovina per i bosgnacchi.

Tihić era considerato un moderato, l'ala centrista di un partito conservatore sul piano sociale, con una chiara connotazione religiosa (islamica) ma allo stesso tempo pro europeo.

Nato nel 1951 a Bosanski Šamac, nel nord est del paese, dopo aver completato gli studi di legge a Sarajevo era stato avvocato, procuratore e giudice. Tihić faceva parte dell'SDA dalla prima ora, cioè da quando il partito era stato formato, nel 1990. Nei primi mesi della recente guerra, da maggio ad agosto 1992, era stato internato in diversi campi di concentramento serbi prima in Bosnia Erzegovina (Bosanski Šamac, Brčko, Bijeljina) e poi in Serbia (Batajnica, Sremska Mitrovica).

Dopo la guerra era entrato a far parte del servizio diplomatico, per poi tornare ad impegnarsi attivamente in politica. Dal 2002 al 2006 è stato presidente della Bosnia Erzegovina per i bosgnacchi, dopo essere stato vice presidente dell'Assemblea (Parlamento) della Republika Srpska.

La coalizione Primo Marzo, un gruppo di movimenti e associazioni particolarmente attivo per la difesa dei diritti delle minoranze in Republika Srpska e per il ritorno dei profughi, ha ricordato l'impegno fondamentale di Tihić in questo campo.

L'Alto Rappresentante della comunità internazionale in Bosnia Erzegovina, Valentin Inzko, ha dichiarato che “di Tihić verrà ricordato l'impegno per una Bosnia Erzegovina i cui cittadini possano vivere in sicurezza, liberi ed uguali, indipendentemente da dove risiedano e da quale sia la loro appartenenza religiosa o nazionale. Questo era il suo sogno.”