Il Presidente romeno Klaus Iohannis ha rimandato in Parlamento la legge n° 255/2024, che era stata approvata dalla Camera dei Deputati nell’ultima seduta prima della pausa estiva. La legge obbligherebbe le famiglie che hanno installato o intendono installare impianti fotovoltaici a dotarsi anche di batterie per l’accumulo dell’energia prodotta in eccesso. Le batterie finora non erano obbligatorie, e l’energia in eccesso poteva essere direttamente immessa nella rete.
Una vittoria convincente per Gordana Siljanovska-Davkova, candidata della VMRO-DPMNE, che andrà al ballottaggio del prossimo 8 maggio da grande favorita. E’ questo il risultato cardine del primo turno delle elezioni presidenziali in Macedonia del Nord, tenuto ieri.
I cittadini russi residenti in Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord, hanno potuto votare domenica 17 marzo alla tornata elettorale per le presidenziali della Federazione Russa. Il presidente uscente, Vladimir Putin vince in Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord
Dal 30 dicembre scorso l’ex premier e presidente albanese Sali Berisha è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione passiva a favore di suo genero Jamarber Malltezi, relativa alla privatizzazione dell’ex campo sportivo “Partizani”.
Secondo gli ultimi risultati, ancora parziali (7842 sezioni su 8273) il presidente serbo Aleksandar Vučić e il suo Partito progressista serbo (SNS) sono ancora una volta i trionfatori della tornata elettorale di ieri in Serbia.
In vista del prossimo Consiglio Europeo del 14-15 dicembre prossimo, sta aumentando la pressione del governo greco guidato da Kyriakos Mitsotakis su Tirana. Atene minaccia l’uso del diritto di veto contro l’inizio dei negoziati tra l’Albania e l’Ue sui primi capitoli dedicati alla democrazia e stato di diritto. La procedura prevede che per tale passo sia raggiunta l’unanimità tra gli stati membri dell’Unione.
Domenica 29 ottobre il primo turno delle elezioni amministrative in Bulgaria ha segnato la fine di un lungo dominio politico: quello del partito GERB dell’ex premier Boyko Borisov, che governava la capitale da 18 anni.
L’Albania ha assunto la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza lo scorso 20 settembre. La seduta presso il Palazzo di Vetro dell'ONU è stata dedicata al mantenimento della pace e della sicurezza in Ucraina.
La Commissione europea ha sospeso il pagamento dell’ultima richiesta di rimborso da 450.000 euro all’Albania nell’ambito dei fondi per l’agricoltura IPARD II per presunte irregolarità e pratiche di corruzione.
Lo scorso 6 e 7 luglio il premier albanese Edi Rama ha intrapreso un tour di visite nelle capitali della regione balcanica, in vista del summit annuale del Processo di Berlino che avrà luogo a Tirana il 16 prossimo ottobre.
Tutto come previsto: le nuove elezioni anticipate in Grecia, convocate appena un mese dopo quelle dello scorso maggio, hanno decretato la vittoria netta del centro-destra di Nuova Democrazia e del premier Kyriakos Mitsotakis.
Secondo i dati resi noti dal Centro per la transizione democratica (CDT), basati sul 100% di voti scrutinati ma non ancora definitivi, il Movimento Europa adesso, (PES) ha ottenuto il maggior numero di voti, con il 26% di consensi, e avrà 23 o 24 seggi sugli 81 complessivi del parlamento montenegrino. L’affluenza si è assestata al 56% degli aventi diritto.
Questa volta gli è servito il secondo turno, ma il presidente Recep Tayyip Erdoğan – assoluto dominatore della scena politica turca da oltre un ventennio, ha vinto le elezioni presidenziali di ieri col 52%, battendo il candidato dell’opposizione unita Kemal Kılıçdaroğlu.
Una vittoria ampia, molto al di sopra delle aspettative. È quella ottenuta ieri nelle elezioni politiche greche dal premier di centro-destra Kyriakos Mitsotakis, leader di Nuova democrazia. A spoglio ultimato, il partito del primo ministro ha fatto registrare un corposo 41% dei consensi.
L’OSCE ritiene che il presidente Erdoğan e i partiti al potere hanno avuto un vantaggio ingiustificato, anche grazie ad una copertura mediatica di parte. Tuttavia il voto all’estero mette in mostra che il presidente in carica ha ottenuto un gradimento addirittura superiore a quello ricevuto in patria.
La Corte Suprema ha vietato al partito di estrema destra “Hellenes” di partecipare alle elezioni del 21 maggio. La formazione partitica, fondata da Ilias Kasidiaris, si presenta come successore di “Alba Dorata”, ex partito neofascista, condannato nel 2020 come organizzazione criminale. Lo stesso Kasidiaris sta scontando una condanna a 13 anni di prigione per esser stato un membro chiave di Alba dorata.
Elezioni, ma senza elettori. Così si prospettano le consultazioni eccezionali, previste domenica 23 aprile nelle quattro municipalità del Kosovo settentrionale a maggioranza serba: Mitrovica, Zubin Potok, Leposavić e Zvečan. Nelle ultime due, oltre al sindaco, vanno rinnovati anche i rispettivi consigli comunali.
Domenica 2 aprile gli elettori bulgari saranno chiamati alle urne per eleggere un nuovo parlamento. Un esercizio di democrazia che però sembra aver stancato la maggioranza dei cittadini, anche perché si tratta delle quinte elezioni anticipate nell'arco di appena due anni.
Dopo giorni di accese discussioni, lunedì un blocco costituito da sei partiti in Turchia ha concordato di nominare Kemal Kılıçdaroğlu, leader del principale partito di opposizione nel paese, il Partito popolare repubblicano, CHP, per sfidare il presidente Recep Tayyip Erdoğan alle cruciali elezioni presidenziali previste entro la fine di giugno.
Ieri in Montenegro i sostenitori del DPS di Milo Đukanović si sono radunati fin dal mattino davanti al palazzo del Parlamento. La situazione è rimasta tranquilla fino alla sera quando i manifestanti hanno lanciato torce infuocate e oggetti contundenti contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni. Un ingresso del Parlamento è stato leggermente danneggiato. La polizia ha dichiarato che gli aggressori erano mascherati. Due manifestanti sono stati portati al pronto soccorso, mentre nessun agente di polizia sarebbe rimasto ferito.
La Serbia sospenderà l’emissione di targhe automobilistiche che fanno rifermento a città che si trovano in Kosovo. Il Kosovo, a sua volta, rinuncerà all’annunciata intenzione di multare i proprietari dei veicoli con targa serba che non hanno proceduto alla re-immatricolazione dei veicoli.
Sembrava cosa fatta o quasi, la presidenza di turno dell’Ue in capo alla Repubblica Ceca pensava di mettere all’ordine del giorno di oggi 23 novembre la questione della liberalizzazione dei visti per il Kosovo. Nei giorni scorsi era stato detto che durante l’odierna riunione degli ambasciatori UE, tecnicamente il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER), si sarebbe persino adottato un testo per l’accordo sulla liberalizzazione dei visti per il Kosovo.
È stato il governo più breve della storia politica del Montenegro. L’esecutivo guidato da Dritan Abazović del partito URA è durato 115 giorni in tutto. Abazović è stato il primo premier del Montenegro membro di una minoranza nazionale.
Il neo costituito parlamento sloveno avrà il numero maggiore di donne mai avuto finora: dei 90 deputati del nuovo parlamento 36 saranno donne, compresa la presidente.
Pochi mesi fa sarebbe sembrato impossibile: l'ex premier Boyko Borisov, dominatore incontrastato della scena politica in Bulgaria per un decennio, è stato arrestato per corruzione. Molti dettagli sulle indagini restano però poco chiari.
La manifestazione di ieri a Sofia di “Vazrazhdane” (Rinascita) il partito nazionalista bulgaro approdato per la prima volta in parlamento grazie ad una campagna contro vaccini e misure anti-pandemiche, è sfociata in momenti di forte tensione, quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di polizia ed entrare nel palazzo del parlamento.
Da Pristina e Copenhagen arriva una notizia sconcertante. Il ministro della Giustizia del Kosovo Albulena Haxhiu ha annunciato che a breve arriveranno nel paese 300 detenuti, attualmente nelle carceri danesi e cittadini di paesi non UE, per scontare la loro pena in Kosovo. In cambio Pristina otterrà 210 milioni di euro di finanziamenti a favore dell'energia verde.
Come largamente previsto dopo i risultati del primo turno, in cui aveva sfiorato la maggioranza assoluta, il presidente uscente Rumen Radev si è assicurato un secondo mandato, battendo nettamente il candidato di GERB Atanas Gerdzhikov.
Sono state tolte le barricate che la mattina di ieri, 13 ottobre, erano state innalzate in alcuni quartieri di Mitrovica nord e a Zvečan. Fuori pericolo, sebbene in terapia intensiva, Srećko Sofronijevijć, una delle venti persone – tra i quali 10 poliziotti e 10 civili - rimaste ferite negli scontri.