Lo scorso dicembre si è concluso il progetto dedicato allo sviluppo della condizione minorile e giovanile avviato nel 2008 in Bosnia Erzegovina, guidato dall'Ong italiana Cisp e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri. Alla conferenza conclusiva, oltre alla presentazione dei risultati, sono state lanciate proposte operative per la prosecuzione di attività nell’anno 2012
Fonte: Cisp - Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli
Costruire le basi del futuro, per chi lo rappresenta, cioè i giovani; promuovendo e coltivandone la creatività e la possibilità di fare impresa per aprirsi nuove prospettive. È questo l’obiettivo del progetto “Sviluppo della condizione minorile e giovanile in Bosnia Erzegovina”, guidato dal Cisp – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli -, partito nel 2008 e che ora si avvia alla conclusione.
“L’obiettivo del progetto - spiega Deborah Rezzoagli, responsabile del Cisp per i progetti nell’Europa dell’Est - è quello di contribuire alla promozione e all'implementazione di politiche che favoriscano l’inclusione sociale dei giovani e lo sviluppo socio-economico sostenibile del Paese, ampliando le opportunità di inserimento sociale per bambini e giovani bosniaci, la loro partecipazione attiva e propositiva nei processi di sviluppo del loro Paese”.
Con il programma, cofinanziato dalla Cooperazione italiana, si sono così sviluppate politiche e azioni a favore dei giovani, sono stati avviati processi di creazione di impresa, di impiego e di partecipazione attiva ai processi di sviluppo locale. Si è inoltre contribuito concretamente al rafforzamento della società civile a livello locale con un importante impatto a livello cantonale e nazionale.
L’iniziativa si è svolta in cinque Municipalità (Šekovići, Lopare, Srebrenica, Čelić e Sapna) della regione nordorientale del Paese, la cui popolazione si aggira tra i 7.000 ed i 9.000 abitanti, economicamente e politicamente collegate ai grandi centri urbani di Sarajevo, Tuzla e Banja Luka. Le attività principali sono state organizzate seguendo tre filoni: la realizzazione di un documento di politica giovanile approvato dai consigli municipali ed un piano d’azione locale per i giovani in ognuna delle Municipalità. Ciò è stato possibile grazie al lavoro coordinato di circa 100 rappresentanti dei settori educativo, sociale ed economico, e l’apporto di 14 esperti italiani per la formazione, il rafforzamento delle associazioni giovanili, l’organizzazione di eventi sociali e culturali per dare voce ai giovani e sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulle problematiche giovanili.
Sono state così organizzate mostre fotografiche e d’arte, laboratori di scrittura e spettacoli teatrali, iniziative culturali e sportive che hanno visto la partecipazione di 700 giovani artisti e 3000 bambini. In collaborazione con le 5 Municipalità e le associazioni giovanili partner del progetto sono stati realizzati 54 microprogetti per un ammontare di 165mila euro mirati al raggiungimento di obiettivi condivisi, con la più ampia partecipazione della società civile, dei rappresentanti istituzionali e delle comunità urbane e rurali.
Il progetto di fatto non si conclude qui. Lo scorso 17 dicembre, durante la conferenza pubblica conclusiva, i rappresentanti delle 5 Municipalità e i rappresentanti delle associazioni giovanili partner del progetto hanno presentato i risultati delle attività e lanciato proposte operative per la prosecuzione del processo per l’anno 2012. In particolare, la rappresentante della Commissione Giovanile Nazionale, istituzione responsabile per la promozione di un quadro legislativo e un piano operativo in favore dei giovani a livello nazionale, e il rappresentante del Consiglio Giovanile della città di Tuzla, una delle maggiori città della Bosnia Erzegovina, hanno apprezzato il lavoro svolto e si sono dimostrati molto interessati.
I lavori si sono conclusi con un breve spettacolo teatrale e di lettura di testi elaborati da ragazzi e ragazze raccolti nella pubblicazione “Attraverso i Nostri Occhi”.